Le parole del suo ex portavoce hanno scosso il Milan, così Sergio Conceiçao inizia la conferenza stampa per presentare la partita con il Lecce vestendosi da pompiere: “Mi dispiace per questa situazione. Non ho capito quello che il mio ex collaboratore ha fatto. Non so se per cattiveria o perché è stato pagato da qualcuno. Sono stato avvisato dell’accaduto da una giornalista e non ci credevo. Mi spiace per chi lavora al Milan. Sono stato qua per tutta la settimana, tutti i giorni, con la squadra e con la dirigenza a parlare con i giocatori e lavorare. E poi sono uscite certe cose non vere, complice quel signore là. Ne risponderà nelle sedi legali”.
Milan a Lecce per ripartire
Francisco Empis, il suo ex collaboratore, ha diffuso un pensiero diviso in temi chiave sul malumore dell’allenatore, che però ha poi smentito. Per questo Empis ha fatto un passo indietro: “Nessuno dei punti è stato convalidato dall’allenatore, né sono vincolanti per lui come professionista. Per l’errore commesso e per il danno alla reputazione causato, rassegno immediatamente le dimissioni dalla mia posizione”.
In questo caos il Milan deve provare a compattarsi, dopo tre sconfitte di fila. Domani alle 18 la gara a Lecce, un risultato positivo potrebbe permettere al club rossonero di dare un senso alle ultime 10 partite di campionato.
Conceiçao: “Possiamo vincere due titoli”
Conceiçao detta la linea e cita anche Simone Inzaghi e il suo obiettivo del Triplete: “Non dobbiamo pensare troppo a lungo termine: adesso abbiamo 11 gare di campionato e almeno 2 di Coppa Italia. Inzaghi ha detto che l’Inter può vincere tre titoli, noi due e la nostra stagione è negativa. Bisogna pensare alla prossima partita, non guardiamo più avanti perché sennò ci dimentichiamo quello che è essenziale per vincere. I giocatori hanno la voglia di uscire da questa situazione. Ora ne ho la convinzione”.
Il tecnico e l’atteggiamento da soldato
A mancare è spesso lo spirito battagliero, che aveva il suo Porto (a cui Sergio fa riferimento parlando dell’ottavo di Champions dello scorso anno con l’Arsenal, perso solo ai rigori): “Tutti devono avere un atteggiamento da soldato: l’ho sempre ottenuto prima, ma questo messaggio non è ancora passato qui. Ora lavoreremo di più. Basta guardare al passato: pensiamo a migliorare come squadra. Vivo intensamente qui al Milan, chiedo a tutti questa voglia di migliorare che ho anche io. La vedo anche nei ragazzi, anche se nei primi 15′ contro la Lazio siamo stati bruttissimi”.
Per la prima volta Conceiçao ha avuto una settimana senza partite per allenare il gruppo: “Per me è stato importante lavorare con i giocatori ogni giorno. In allenamento vedo chi mi dà più garanzie per iniziare una partita che sarà difficile e che dobbiamo vincere. La negatività che c’è intorno al Milan si scaccia con i risultati e dando il massimo. Tutto è diverso quando si vince. Per me è una novità in carriera perdere per tre partite di fila”.
La formazione del Milan a Lecce
Nelle prove di formazione tanti big sono stati tenuti fuori, domani dovrebbero essere titolari Bondo, Sottil e Bartesaghi per Fofana, Leao e Theo Hernandez. Sergio però non si sbilancia: “Voglio vincere, metterò la squadra che credo sia la migliore per farlo. Valuto la forma dei giocatori in allenamento e non faccio giocare sempre i big, ma chi sta meglio”. Sul cambio di modulo, con la difesa a 3, dice che ci sta lavorando sulle fasi di possesso palla e “soprattutto quando non la abbiamo”. A Gimenez riserva una carezza (“È normale un periodo di adattamento per chi viene in Italia da campionati di un altro livello come Olanda e Portogallo”), meno tenero è invece con Arrigo Sacchi: “Tutti possono giudicare e parlare. Qualcuno, come per esempio Sacchi, mi spacca (critica, ndr) tutti i giorni mentre prima, quando sono arrivato, diceva che ero il miglior allenatore possibile per il Milan. Gli ho inviato un messaggio per parlargli, ma non mi ha risposto”.