Chi pensava che il cartello lavori in corso fosse prossimo alla rimozione è rimasto deluso. Il Napoli resta un cantiere aperto e la vittoria sofferta col Modena, maturata soltanto ai rigori, ha evidenziato tutti i problemi di una new era che al momento fatica a decollare.
C’è bisogno di cambiare passo ed è stato proprio Antonio Conte a lanciare un messaggio molto chiaro alla società: «C’è tanto da lavorare – ha spiegato l’allenatore – io sul campo, ma anche il club. Ci sono situazioni oggettive che non mi va di sottolineare. Sono troppo evidenti per far finta di niente.
È davanti agli occhi di tutti. Io mi sono messo a completa disposizione della società. Sapevo che situazione avrei sposato, ho avuto grande entusiasmo a scegliere una piazza come Napoli, ma sul mercato abbiamo dei paletti. Non possiamo andare oltre una certa cifra per gli ingaggi e poi ci sono giocatori che non vogliono venire perché non ci sono le Coppe.
Chiariamo un aspetto: Conte non vuole nessuno, io voglio il bene del Napoli. Abbiamo bisogno di rinforzare la rosa». Perché il ritardo sul mercato è evidente. Tra sei giorni gli azzurri debuttano al Bentegodi contro l’Hellas Verona in campionato e l’allenatore attende almeno cinque acquisti (e qualche cessione in più) per voltare definitivamente pagina e lottare per il vertice. De Laurentiis e Conte condividono lo stesso obiettivo e ieri hanno trascorso la domenica in barca ad Ischia: relax ma soprattutto un punto sulle trattative da completare.
L’esigenza principale è il centravanti. Di Raspadori si conoscono a memoria i pregi e i difetti calcistici: può fare il 9 atipico contro squadre che lasciano spazio, ma fatica troppo se l’avversario – come il Modena di sabato – si chiude ergendo un muro bello alto. Il Napoli ha raggiunto più volte il fondo, ma il gioco aereo praticamente non è esistito senza un punto di riferimento offensivo.
Conte l’ha scelto da tempo: è Romelu Lukaku, bravo a fare da sponda e a dialogare con i compagni di reparto, ma Osimhen finora ha bloccato l’arrivo del belga che considera Conte il miglior allenatore mai avuto in carriera. De Laurentiis dovrà provare ad accelerare l’affare con il Chelsea, magari pur non avendo venduto materialmente Osimhen al Psg.
L’obiettivo del condottiero azzurro è quello di cambiare completamente la manovra offensiva: «Eravamo poco in area di rigore», ha spiegato nel post Modena. L’altra priorità è David Neres su cui il Napoli sta intensificando i contatti per provare a chiudere nelle prossime ore. Il brasiliano non è stato convocato ieri per il match di campionato del Benfica contro il Famalicao, segnale chiaro di un affare vicino alla conclusione. Ballano cinque milioni di differenza per il sì definitivo che sembra davvero vicino. La vera emergenza, al momento, riguarda la mediana: Cajuste è andato al Brentford, Gaetano vuole il Cagliari e Folorunsho è sul mercato dopo la rottura con Conte. Il Napoli ha a disposizione soltanto Lobotka e Anguissa (sabato ha accusato la preparazione ed è apparso in difficoltà).
È evidente, dunque, che almeno un acquisto vada effettuato subito. Billy Gilmour e Marco Brescianini sono prenotati ormai da tempo. Al Bentegodi sarà necessario allungare la coperta delle alternative, quindi nel caso specifico bisogna definire un acquisto entro domenica, a prescindere dal destino di Gaetano e Folorunsho. La società, comunque, sa bene di dover completare l’organico: «Sappiamo che non siamo al completo – ha spiegato Manna – e stiamo lavorando per accontentare l’allenatore».
L’imperativo è accelerare. L’allarme è suonato sabato. De Laurentiis e Conte non lo hanno trascurato. Il Napoli va migliorato al più presto.