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Conte a Napoli sul palco di Palazzo Reale: “Saremo arrabbiati. Decido io chi resta e chi andrà via… Di Lorenzo e Kvara non si toccano”

La presentazione del nuovo allenatore degli azzurri

Conte è sul palco di Palazzo Reale per una prima davvero scenografica. Le sue prime parole: “Mai presentato in questo modo, dunque c’è emozione nonostante abbia una lunga carriera nel mondo del calcio, ringrazio Napoli: di solito io prima di ricevere do qualcosa, qui è successo il contrario. Ora non mi resta che restituire e dare”.

Il presidente: “Ripartiamo e azzeriamo tutto

Poi tocca a De Laurentiis: “Ripartiamo e azzeriamo tutto quello che c’è stato, a settembre saranno 20 anni della mia presidenza,una data importante”. La parola va a Epifani: “Il Palazzo Reale è abituato a eventi importanti”. I fotografi chiedono foto tra DeLa e Conte, spazio ai flash.

Le domande a Conte

Iniziano le domande per Conte. Cosa promette mister? “Prometto serietà, darò tutto per il Napoli e trasmetterò loro la mia cultura del lavoro e la mia mentalità, oltre alle mie idee calcistiche. L’obiettivo è riuscire a primeggiare e scrivere la storia rendendo orgogliosi i nostri tifosi e i nostri calciatori. Il tifoso deve riconoscersi in noi. Daremo più del massimo perché a volte il massimo non basta”.

La strategia. “Napoli piazza importante e passionale, noi vogliamo alimentare questa passione che è anche una responsabilità, qui c’è un grande fuoco”.

“Un Napoli dalla faccia incazzata”

Domanda di Espn: che faccia avrà il suo Napoli? Le interessa il mercato sudamericano? “Il mio Napoli avrà una faccia incazzata sia chiaro perché veniamo da un’annata storta e saremo arrabbiati, con voglia di rivalsa. Il mercato? Cercheremo di non sbagliare per avere una rosa migliore”.

Perché ha scelto il Napoli? “Per il progetto, il contratto di 3 anni, il presidente è stato chiaro. Cercare rapidamente di far diventare Napoli di nuovo una alternativa credibile alle solite note. Per 14 anni sempre in Europa, l’anno scorso annata negativa ora c’è da ricostruire, ci vorrà un po’ di tempo, ma chi ha tempo non aspetti tempo. Mi ha dato entusiasmo ho sentito qualcosa in pancia e non vedo l’ora. Dall’estero ho ricevuto una proposta interessante ma avevo una promessa col presidente”.

“Un progetto per ricostruire, sono un uomo del Sud”

“Io sono un uomo del sud questo è un ritorno a casa come allenatore della capofila del sud, che soddisfazione”.

Quanto tempo per ricostruire il Napoli? “Bisogna tenere conto che due anni fa si è vinto lo scudetto ma la cosa con cui fare i conti è che l’anno scorso la squadra è arrivata a 40 punti da chi ha vinto il campionato, è arrivata decima e lontana dall’Europa, non è che si cambia allenatore è tutto diventa facile. Ma c’è un progetto, non competiamo con le big per investimenti e monte ingaggi ma con basi solide e cultura del lavoro, amma a fatica, dobbiamo lavorare e su questo non ci deve battere nessuno”.

I casi di Kvara e Di Lorenzo

“Deciderò io chi resta e chi va via. Non esiste dare via i migliori. Ho parlato con i ragazzi. Se ci sono problemi si risolvono, la gestione è mia. Non c’è confusione qui è tutto chiaro”.

Interviene Dela. “Di Lorenzo? Forse si è sentito un po’ abbandonato ma è un giocatore straordinario. Kvara? Ha già un contratto, parlerò con lui, gli faremo una proposta di cambiamento contrattuale e non vedo problemi”.

Di nuovo Conte: “Di Lorenzo, oltre a essere un giocatore top, è un ragazzo perbene importante per lo spogliatoio. Lo stesso dicasi per Kvara, la frustrazione dello scorso anno ha portato a situazioni non limpide, ora rimbocchiamoci le maniche insieme con stima reciproca e ricominciamo. Osimhen? So che ci sono degli accordi ed è una situazione diversa rispetto a Di Lorenzo e Kvara per i quali ho posto veto assoluto. Ma su Victor io assisto, c’erano accordi precedenti”.

Sui portieri. “Meret ha la mia grande fiducia ma ora arriva anche Caprile quindi ho la fortuna di contare su due portieri che sono presente e futuro”.

“Stiamo zitti e pedaliamo. Napoli è una città in forte espansione sotto tutti i punti di vista, la città sta crescendo e il calcio è un veicolo trainante. Napoli è malata in senso positivo di calcio. Speriamo di portare più gioia. Non ho paura di allenare qui è un piacere ben conoscendo le difficoltà della sfida, sudore e fatica questo mi hanno insegnato i miei genitori e quello che trasmetto a mia figlia che è qui e ai miei calciatori. Il talento non è niente se non ci lavori su. Questa sfida arriva nel momento giusto per me”.

La squadra

“La maggior parte della rosa sarà confermata perché è valida. Il mio pregio è riuscire a migliorare il calciatore ma so che qui c’è una buona base. Sul mercato rispetteremo i nostri parametri. Lukaku è forte come Osimhen, sono eccellenti, bisogna sempre sperare di averli con noi e non contro”.

Sulla difesa e Buongiorno. “Abbiamo preso 48 gol, la decima peggior difesa del campionato e siamo finiti decimi ma il dato è che abbiamo subito 27 gol in casa, 15esima peggior difesa casalinga. Dobbiamo ritrovare equilibrio tra attacco e difesa. Girano tanti nomi per la difesa cercheremo il profilo migliore per dare più sostanza”.

“Saremo duttili tatticamente e non snaturerò mai un calciatore ma cercherò di migliorarne le qualità”.

L’allenamento

I metodi di allenamento. “Nella fatica i calciatori conoscono loro stessi e dietro il mio metodo c’è questa filosofia. Ricordo Ventrone, figlio di Napoli che purtroppo non c’è più”.

Ancora su Kvara: “Sono stato categorico. Rimane. Il presidente lo ha detto. Kvara sta qui. Ha caratteristiche importanti, ce ne sono sempre di meno come lui, è forte, come è forte Di Lorenzo. Forte nell’uno contro uno in fascia ma anche come fantasista quando viene dentro e fa gol e assist, voglio esaltarlo, portandolo a volte dentro a volte sull’esterno. Abbiamo Politano, Ngonge, Lindstrom che sanno saltare l’uomo ma giocare anche dentro al campo. Dovremo decidere se difendere con 5 o 4. Ma il modo di attaccare sarà sempre molto simile”.

“Io mi considero un manager dal punto di vista tecnico e gestionale voglio avere voce in capitolo forse altrove questo dava fastidio”.

“Voglio migliorare tutta la rosa. Folorunsho è un ragazzo con un percorso importante ha qualità fisiche impressionanti e sono curioso di conoscerlo bene. E Raspadori ha grandi qualità tecniche e può migliorare e darci tanto”.

“Sono pronto a difendere i miei calciatori ma loro mi devono dare tutto. L’anno scorso la gestione della vittoria non è stata buona per questo è andata male”.

“Spero che il Napoli non venga visto più come una squadra di passaggio ma come una meta (standing ovation in teatro, ndr) e il calciatore deve sapere che, se viene qui, ogni anno lotterà per qualcosa di importante. Non accetto che qualcuno non sia contento…”.

Chiude De Laurentiis. “Conte ha fatto la seconda università in Inghilterra con due grandi squadre per questo è anche manager e ha idee a 360 gradi, è un uomo di impresa e sono felice di averlo con me perché è anche un grande manager”.

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