Napoli – C’è il tabù di mezzogiorno (2 ko in 3 partite giocate alle 12.30) e non si è ancora esaurita l’emergenza, con Neres escluso per la quinta volta consecutiva dall’elenco dei convocati. Ma il Napoli vola a Venezia con l’obiettivo obbligato di ritrovare la vittoria in trasferta, che si fa attendere dallo scorso 18 gennaio. Il turno è infatti sulla carta favorevole agli azzurri: in rampa di lancio e spettatori molto interessati della sfida al vertice tra l’Atalanta e l’Inter, le altre pretendenti alla conquista dello scudetto. Antonio Conte sa però molto bene che la sua squadra non può permettersi errori o distrazioni, in un momento decisivo del campionato.
Conte: “A Venezia è come una finale mondiale”
Per questo poco prima di mettersi in viaggio da Castel Volturno il tecnico leccese ha richiamato tutti alla massima concentrazione. “Dobbiamo affrontare questa gara come se fosse una finale mondiale. Pensiamo soltanto al nostro rendimento e non agli altri, perché non c’è niente di scontato. Affrontiamo una formazione in salute, che proverà a giocarsi le sue chance di salvezza. Noi dovremmo disputare una grande gara ed è questo che mi aspetto dai miei giocatori. La posta in palio d’ora in poi è fondamentale per tutti e non dovremo mai essere inferiori per voglia e determinazione rispetto ai nostri avversari”.
“Il ritorno alla Juve? Sono giochi mediatici”
Conte sa che l’emergenza per il Napoli non è finita. “Nelle difficoltà siamo stati bravi a riuscire a trovare una soluzione. Mancano dieci partite e ci arriviamo con un bagaglio tattico ben assortito, che deve servirci pure contro il Venezia. Tutte le grandi hanno avuto difficoltà a giocare al Penzo e per questo dovremo essere affamati. È stato fondamentale tenere vivo tutto il gruppo. Alcuni infortuni ci sono sempre e i sostituti sono stati all’altezza. Questo è un merito dei calciatori, non hanno mai mollato nonostante il poco spazio. Ho giocato e so cosa significhi”, ha detto il tecnico del Napoli, snobbando i rumors sul suo possibile ritorno alla Juventus. “Non devo rispondere niente a nessuno. Questi sono giochi mediatici, in Italia rappresentano un’arte. Ne prendo atto”. Confermata in blocco la squadra che ha battuto la Fiorentina, unico ballottaggio tra Spinazzola e Olivera. “In Nazionale sono stati convocati 5 dei nostri? È un motivo di orgoglio, ma mi aspetto da tutti sempre di più”.