CASTEL VOLTURNO — “Equilibrio”. La parola d’ordine di Antonio Conte non cambia, a dispetto dell’incoraggiante prestazione del suo Napoli nello scontro diretto con l’Inter. “Abbiamo continuato ad allenarci nello stesso modo e bisogna fare i fatti, perché le parole se le porta via il vento. Le ambizioni sono figlie del lavoro e noi abbiamo il diritto di averne, visto che di lavoro ne facciamo sempre tanto. Ma il pareggio dal mio punto di vista rimane sempre una mezza sconfitta e la nostra buona prova contro i campioni d’Italia in carica, che sono la squadra battere, può essere utile solamente per darci ancora più autostima. Bisogna essere regolari e non farsi condizionare da una singola gara o risultato. I campionati si vincono evitando di avere troppi alti e bassi”, ha ribadito l’allenatore leccese alla vigilia della sfida con la Fiorentina allo stadio Maradona.
Conte: “Stiamo facendo bene, allontaniamo la pressione”
Gli azzurri del resto sono in astinenza da vittorie da 43 giorni e non stanno più marciando con un passo da scudetto, anche se intorno a loro cresce l’entusiasmo e i biglietti sono di nuovo sold out. “Il nostro obiettivo è rendere i tifosi orgogliosi di noi e sono state più le volte in cui ci siamo riusciti. Per questo non dobbiamo sentire pressioni: zero preoccupazioni, ansie e problemi”. Ma è Conte il primo a essere carico al punto giusto. “Siamo alla vigilia di una partita difficile e importante: ovvio che la mia espressione non sia rilassata. È uno dei compiti dell’allenatore dare un contributo alla concentrazione di tutti. La Fiorentina è forte, ha fatto un ottimo mercato a gennaio, poco tempo fa ha battuto l’Inter 3-0. Ci darà filo da torcere, dovremo essere pronti, passeggiate di salute non ce ne saranno più. Dovremo mettere in questa gara tutto quello che abbiamo, valorizzando ciò che abbiamo come rose e scelte e andando al di là di tutti gli ostacoli”.
La formazione del Napoli contro la Fiorentina
McTominay non è al top, però dovrebbe esserci. Probabile la conferma della formazione apprezzata con l’Inter, con l’unica eccezione della staffetta tra Spinazzola e Olivera. “Chi ha fatto bene nella gara precedente si merita la conferma, come Gilmour. Gli altri devono fare il massimo per risalire le gerarchie e prendersi il posto”. Sul modulo invece il tecnico è stato un po’ più vago. “La squadra ha acquisito in questi mesi tante conoscenze tattiche e vedremo di volta in volta quale abito indossare. I tifosi ci stanno ringraziando con il loro entusiasmo per tutto ciò che stiamo facendo e quando giro per la città avverto il loro calore. È un motivo in più per noi per dare sempre tutto”.