Castel Volturno – Tengono banco le tante problematiche legate al mercato e persino per un allenatore esperto come il tecnico del Napoli Antonio Conte è difficile concentrarsi solo sulla vigilia della trasferta contro la Roma all’Olimpico. “Chi mi conosce sa benissimo che non mi isolo e che cerco con la mia esperienza di partecipare attivamente a tutte le problematiche societarie, quando c’è da risolvere un problema. Cerco di essere parte attiva, dare la mia opinione. C’è una differenza, in generale, tra risolvere un problema e togliere il problema, nel calcio. Oppure lo si rimanda solo e tornerà a bussare”.
Conte e la cessione di Kvara
L’oggetto del contendere, facile intuirlo, è l’affannosa rincorsa del Napoli a un degno sostituto di Kvaratskhelia. “Non buttiamo fumo negli occhi, abbiamo perso per 75 milioni un giocatore e per il momento non lo abbiamo sostituito. È un dato oggettivo e nessuno può dire se ci siamo indeboliti o rinforzati: questo si vedrà solo sul campo”. Ma su un punto il tecnico leccese è più esplicito che mai. “La nostra campagna acquisti non sarà mai quella delle big, ci sono dei parametri economici da rispettare, di stipendio e di volontà dei calciatori che vanno convinti a venire. Io so questo, non possiamo fare la voce grossa. Testa bassa e pedalare, questa è la realtà, non possiamo lamentarci o essere poco costruttivi, portiamo la nave in porto nelle migliori condizioni”.
Conte: “Il Napoli può ancora migliorare”
Conte è realista, ma non arrendevole. “Per me il mercato non sposta nulla e farò come sempre il mio lavoro: tirare fuori il massimo dell’organico che ho a disposizione. In settimana ho concesso ai miei giocatori tre giorni di vacanza perché se li sono meritati. Nella mia vita nessuno mi ha mai fatto regali e non è nemmeno mia abitudine farne. I ragazzi pensano con il ‘noi’ e non con ‘l’io’, sono certo che il Napoli abbia ancora margini di miglioramento”.
Conte: “La Roma in casa è molto forte”
Il tecnico però sa che con la Roma non sarà semplice. “Hanno una rosa con valori assoluti: gente del livello di Dybala, Paredes, Hummels, Ndicka, Dovbyk, Pellegrini, Mancini, il portiere Svilar. È una squadra completa negli 11 e nei ricambi. È cresciuta tanto, l’abbiamo affrontata due mesi fa ed era la prima partita di Ranieri, in casa tra campionato ed Europa League vengono da 7 vittorie consecutive, 23 gol fatti e solo 3 subiti. È una testimonianza della loro forza, di cosa esprimono i giallorossi allo stadio Olimpico, davanti ad un tifo che trascina, come il nostro. Bisognerà fare grande attenzione, lo sappiamo. L’abbiamo preparata nella giusta maniera, sapendo che anche loro l’anno scorso sono arrivati prima di noi”. Di mollare la presa, al di là del mercato, in casa azzurra non se ne parla.