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Conte, mister scudetto: il tecnico lancia la sfida ma aspetta tre rinforzi

Mani sul titolo d’inverno, gli azzurri allungano sull’Atalanta e l’Inter nonostante l’emergenza. Una festa senza sorrisi per l’addio a Daniele

Due giorni di vacanza per festeggiare la vittoria di Firenze e l’allungo al primo posto della classifica, ma anche per asciugare le lacrime e dedicare un pensiero affettuoso a Daniele: il piccolo tifoso azzurro scomparso, a cui tutto il Napoli darà l’ultimo saluto domani mattina, in una chiesa del Vomero.

È stato un week-end di emozioni fortissime e agrodolci, per la nuova capolosta solitaria del campionato. Ma Antonio Conte e i suoi giocatori se lo sono lasciati alle spalle con una certezza: sapranno a chi dedicare il probabile titolo di campioni d’inverno – ipotecato grazie al blitz in Toscana – e soprattutto l’eventuale conquista a giugno dello scudetto, che ha smesso di essere solo un sogno ed è diventato obiettivo.

I numeri parlano chiaro: 14 vittorie (metà ottenute in trasferta), 44 punti in classifica e lo scatto solitario al comando al termine del girone d’andata, in attesa dei recuperi di Atalanta e Inter. Il calendario impiegherà un po’ di tempo per riallinearsi e il Napoli non può quindi avere la certezza di essersi aggiudicato il titolo di campione d’inverno, visto che il pallino passa ora nelle mani delle due principali inseguitrici degli azzurri: una partita da recuperare per la squadra di Gasperini (che è a -3 dalla capolista) e addirittura due per quella di Inzaghi, al momento a -4.

Non sono invece più in discussione le certezze con cui Conte è approdato al giro di boa, superato di slancio grazie al successo conquistato dai suoi giocatori nell’anticipo di Firenze. I gol di Neres, Lukaku e McTominay (tre dei nuovi acquisti estivi) rappresentano infatti il lasciapassare per competere a pieno titolo nella volata per lo scudetto: un traguardo finora mai dichiarato dal tecnico leccese, che però da adesso in poi avrà più difficoltà a giocare a carte scoperte. Con la qualificazione per la prossima edizione della Champions già quasi ipotecata, del resto, sarebbe un delitto accontentarsi di aver quasi raggiunto con enorme anticipo il vero obiettivo stagionale: tornare dalla porta principale in Europa. L’appetito dei tifosi vien mangiando e per questo c’è attesa per le mosse sul mercato di Aurelio De Laurentiis, da cui può arrivare l’input per alzare l’asticella.

Il Napoli è arrivato lassù spremendo al massimo il suo motore, come ha messo in chiaro anche pubblicamente Conte. E i due giorni di vacanza concessi dopo la vittoria di Firenze ai giocatori sono solo il palliativo per ricaricare un po’ le pile, in vista della partita di domenica prossima al Maradona con il Verona. L’organico è esiguo e stanno aumentando in modo preoccupante gli infortuni da stress, col pienone in infermeria e il timore che agli stop di 3 titolari del calibro Buongiorno, Kvaratskhelia e Politano si aggiunga ora quello di Olivera, ko allo stadio Franchi per un colpo al polpaccio. Il difensore uruguaiano sarà sottoposto ai test medici domani, al rientro alla base.

Conte spera che non si tratti di niente di grave e confida per il Verona pure nei recuperi di Politano e Kvaratskhelia. Per lottare fino in fondo per lo scudetto, però, il tecnico del Napoli è convinto di avere bisogno come minimo di due rinforzi, se non di tre. Un difensore, un centrocampista e forse una punta. Gli azzurri a metà del campionato hanno la miglior difesa della Serie A (solo 12 gol subiti in 19 partite), ma un attacco che non dà altrettante garanzie. Conte sta mascherando questo handicap rispetto ad Atalanta e Inter con l’esplosione di Neres e i continui progressi di Lukaku, mentre non è ancora riuscito a riportare ai suoi migliori livelli Kvaratskhelia.

Il georgiano può diventare l’ago della bilancia per le ambizioni degli azzurri: in positivo o in negativo. Puntare solo su di lui sta diventando tuttavia una scommessa e per questo De Laurentiis – che comunque stringe i tempi per rinnovare il contratto del campione dell’Est – medita di agire sul mercato. A metà campionato la posta si è alzata di colpo e con qualche ritocco il sogno può diventare realtà. Con Mister scudetto in panchina nulla è impossibile.

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