Castel Volturno – Da due mesi esatti il Napoli è da solo in testa e Antonio Conte non sente la pressione, alla vigilia della trasferta di domenica sul campo del Torino. “Sono soddisfatto dalla continua crescita dei miei giocatori, rispetto all’inizio della stagione. I progressi della squadra dipendono da quelli dei singoli. Siamo felici di essere lassù, anche se la classifica è ancora corta. Ma secondo me alla fine del girone di andata lo sarà già di meno”, è la convinzione del tecnico azzurro, che è uscito dal ciclo terribile e adesso ha in mente di provare l’allungo. Il prossimo ostacolo è un suo ex allievo. “Vanoli come collaboratore mi ha dato tanto e mi è dispiaciuto perderlo, ma sono contento per lui per l’ottimo percorso che sta facendo adesso in panchina”.
“Siamo una squadra ambiziosa”
Ma lassù c’è il Napoli e per Conte è un motivo di orgoglio. “Le Coppe ci hanno dimostrato anche in questa settimana che il livello del calcio italiano è cresciuto pure a livello internazionale. Per questo mi dispiace che una vittoria come la nostra contro la Roma sia stata sottovalutata. Vogliamo tornare da protagonisti in Europa al più presto, per dare concretezza alle nostre ambizioni”, è la promessa del tecnico azzurro, che si prepara a confermare in blocco nella trasferta di Torino la stessa squadra delle ultime settimane. “Kvaratskhelia? Sta sul pezzo come tutti i compagni e ha voglia di crescere tanto. Anche a noi farebbe piacere che segnasse due gol a partita e capisco la sua delusione per la sostituzione di domenica scorsa. Ma è importante che sia concentrato al massimo su quello che sta facendo. Khvicha è un bravo ragazzo e ha soli 23 anni”.
“Serve più cattiveria sotto porta”
Per il georgiano solo un consiglio, esteso peraltro ai suoi compagni di reparto. “Dobbiamo migliorare nell’ultimo passaggio ed essere più cattivi sotto porta. Ma in allenamento vedo da parte di tutti la voglia di capire gli errori e di alzare il loro livello. Per questo sono sereno e contento”. Il Napoli è uscito dal ciclo terribile, ma Conte non abbassa la guardia. “Ho visto e analizzato le ultime 8 partite del Torino: è una squadra solida, con tanta qualità. Hanno pagato dopo l’eccellente avvio il grave infortunio di Zapata, ma restano un avversario difficile. Ho casa lì e so che ci aspetta un ambiente molto caldo. Dovremo affrontare i granata con grande rispetto”. C’è la lezione del duro ko del campionato scorso, che però per il tecnico leccese è acqua passata. “Per noi è importante aver iniziato un nuovo percorso ed essere usciti dalla negatività della passata stagione. Certi momenti nel calcio possono capitare a tutti, sta succedendo persino al City. Noi abbiamo avuto delle difficoltà nelle prime partite di Coppa Italia e a Verona in campionato, poi però siamo riusciti a resettare. Bisogna guardare avanti”. Finale sul presunto mal di pancia di Raspadori. “Lui è un attaccante importante e forte, come i suoi compagni di squadra. La mia intenzione è migliorare questo gruppo e non indebolirlo. Quest’anno siamo fuori dall’Europa ed è più difficile dare spazio a tutti, lo so. Ma la nostra classifica non è solo merito di chi sta giocando di più. Stiamo lavorando pure per il futuro e non sarò mai così stupido da lasciare andar via giocatori che considero di valore”.