CASTEL VOLTURNO – Davanti a tutti dopo le prime sei giornate e in beata solitudine. Il Napoli è lassù e Antonio Conte ha una inattesa pressione in più da gestire, con dietro l’angolo l’anticipo di venerdì (ore 18.30) al Maradona contro il Como. “Ma sappiamo che c’è soltanto un modo per farlo: lavorare sempre con grande serietà. Sappiamo benissimo di essere all’inizio della stagione e come dico sempre questo è un periodo di assestamento un po’ per tutte le squadre. Il fatto che in vetta si siano alternate sei formazioni diverse lo dimostra” ha spiegato il tecnico.
Conte e la crescita del Napoli
Dopo la falsa partenza di Verona il Napoli ha messo insieme quattro vittorie e un pareggio in campionato: “Per noi è importante in una fase di costruzione aver messo fieno in cascina: ti fa essere un po’ più tranquillo per quando ci sarà qualche momento magari più duro. Continuiamo a credere nel percorso che stiamo facendo e noto la crescita sotto tanti punti di vista dei miei ragazzi: dal punto di vista tattico, atletico e anche della determinazione. Sono soddisfatto perché ho il piacere di lavorare con un gruppo che mi dà ampia disponibilità”, ha tirato le somme senza nascondersi il tecnico leccese, rifiutando però il ruolo di favorito. “Qualcuno sta già dicendo ad arte che vinceremo lo scudetto, pur sapendo che invece tranne rarissime eccezioni i parametri che di solito fanno la differenza sono il valore della rosa e il monte ingaggi. È un motivo in più per concentrarci solamente su noi stessi”.
La spinta del pubblico come arma
Conte sa bene come si fa ed è pronto a spiegare al Napoli come difendere il primato. “Le pressioni devono diventare la normalità: bisogna averle alla vigilia di ogni partita e a prescindere dal primo posto in classifica. La grande passione dei tifosi non sarà mai un problema e la nostra intenzione è trasformarla in una preziosa arma in più: altro che isolarci”.
Il Como di Fabregas
Per questo la carica dei 50 mila prevista al Maradona per l’anticipo con il Como fa solo piacere al tecnico leccese. “Sulla nostra strada ci sarà la rivelazione del campionato e conosco bene Fabregas, mio giocatore al Chelsea. Non sarà una sfida facile e scendere in campo prima di tutti sarà un vantaggio solamente in un caso: se sapremo vincere la partita”.
Lukaku e la difesa
Conte confida in Lukaku (“Lui può fare la differenza pure quando non è al 100 per 100”) e nella ritrovata tenuta del suo reparto arretrato. “Di solito lo scudetto lo vince la squadra che prende meno gol di tutti, al massimo la seconda. Noi stiamo facendo bene perché i giocatori hanno capito che la fase passiva deve essere fatta in undici, a differenza di ciò che accadeva nel Napoli l’anno scorso”. Ma con il Como sarà un altro esame. “Il nostro obiettivo è rimanere in alto, con la speranza di vivere queste pressioni fino alla conclusione del campionato”.