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Conte, trincea scudetto. “Lotteremo con chi c’è”

Stasera Roma-Napoli alle ore 20.45. Il tecnico all’Olimpico ancora senza i rinforzi: “Kvara non sostituito, non abbiamo parametri all’altezza dei top club”. Ma niente polemiche: “Puntiamo al massimo”

Castel Volturno — In oltre 21 minuti di conferenza stampa – come sempre molto schietta e senza argomenti tabù – non è stata pronunciata nemmeno una volta la parola scudetto: a dispetto del meritatissimo primo posto in classifica con cui il Napoli si presenta stasera (ore 20.45) allo stadio Olimpico, per affrontare la Roma nella ventitreesima giornata del campionato di Serie A. Duello tricolore con l’Inter? Macché. Alla vigilia hanno tenuto banco le difficoltà della società sul mercato invernale e Antono Conte avrà apprezzato la sensibilità dei suoi interlocutori: ben indirizzati peraltro sulla strada del realismo dalle dichiarazioni del tecnico leccese. «L’addio di Kvaratskhelia? Non buttiamo fumo negli occhi: abbiamo perso per 75 milioni un giocatore forte e per ora non lo abbiamo sostituito. La nostra campagna acquisti non sarà mai come quella delle big: ci sono dei parametri economici da rispettare, di stipendio e di volontà dei calciatori, che vanno poi convinti a venire. Per questo non non possiamo fare la voce grossa nelle trattative…».

Così è, se vi pare. Va così da vent’anni e Conte aveva avuto in estate una percezione diversa, partendo però come la maggior parte dei tifosi da un presupposto errato. Al 31 agosto infatti il Napoli aveva investito circa 130 milioni per gli acquisti di McTominay, Buongiorno (che oggi ritorna tra i convocati), Lukaku, Gilmour e Neres ed era sembrato un clamoroso cambiamento di tendenza da parte di Aurelio De Laurentiis: disposto a non badare a spese pur di rinforzare la squadra, nonostante la partenza mancata di Victor Osimhen. È asciuto pazzo o padrone? Macché. Il bilancio chiuderà solo il 30 giugno e il presidente aveva dunque ancora a disposizione la sessione invernale del mercato per sistemare i conti, come ha puntualmente fatto con la cessione al Psg di Khvicha Kvaratskhelia. La strategia da seguire era già delineata da mesi e non è stata sufficiente per modificarla neppure il sorprendente primato in classifica degli azzurri, andati bene al di là delle aspettative.

Buon per il Napoli e soprattutto per i suoi tifosi che Conte non conosca la parola resa. «Il mercato per me non sposta nulla e farò come sempre il mio lavoro: tirare fuori il massimo dell’organico che ho a disposizione. Che Kvara sia andato via e non sia stato ancora sostituito è soltanto un dato oggettivo, sarà il campo a dire se ci siamo indeboliti oppure no. I miei ragazzi pensano con noi e non con l’io, sono certo che la squadra abbia ancora dei margini di miglioramento», ha infatti mostrato i muscoli il tecnico leccese, con la sua mentalità vincente che non conosce alcun tipo di alibi. I rinforzi che arriveranno in extremis, entro la chiusura delle trattative di lunedì sera, serviranno al condottiero azzurro soprattutto per tenere alte la qualità e l’intensità degli allenamenti durante la settimana. Ma toccherà ai titolarissimi continuare la rincorsa al sogno scudetto. «In settimana ho concesso ai miei giocatori tre giorni di vacanza perché se li sono meritati. Nella mia vita nessuno mi ha mai fatto dei regali e non è nemmeno mia abitudine farne».

Toccherà a Neres non far sentire l’assenza di Kvara. Ma Conte sa che già stasera a Roma sarà battaglia. «Ci aspetta una squadra forte, rilanciata da Conte e piena di qualità». Il Napoli si gioca lo scudetto col piglio di un clandestino.

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