L’antipasto è stato di quelli gustosi. Romelu Lukaku lo ha servito contro il Parma. Quasi quaranta minuti (maxi recupero compreso) per mostrare al pubblico del Maradona il repertorio di uno dei migliori centravanti d’Europa. Big Rom ha segnato il suo primo gol (lo fa sempre al debutto, sin dai tempi dell’Anderlecht) e poi ha conquistato lo spogliatoio con tutto il suo spessore umano.
In poche settimane è già diventato prezioso all’interno del gruppo e le prove da leader stanno funzionando. Ha esperienza e antepone il “noi” agli interessi personali. Sintetizza alla perfezione lo spirito di Conte che ha voluto fortemente il suo totem dei tempi dell’Inter anche in maglia azzurra per riportare il Napoli in alto. «Per lui metto la mano sul fuoco e Romelu conosce bene la responsabilità che ha nei confronti miei, dei tifosi e del club», ha detto l’allenatore che ha potuto confezionare addosso al suo bomber un programma personalizzato per ritrovare la forma sfruttando la sosta del campionato.
Lukaku ha avuto subito le idee chiare e ha chiesto al ct del Belgio, Domenico Tedesco, di non convocarlo per le prime gare della Nations League. Si rifarà ad ottobre, adesso si è calato in una vera e propria full immersion nel mondo Napoli per fare la differenza già alla ripresa contro il Cagliari. Il 31enne belga non avrà i novanta minuti nelle gambe, ma ritroverà il ritmo soltanto giocando per essere subito al top. Conte gli ha consegnato le chiavi del reparto offensivo e Big Rom le ha accettate senza battere ciglio. Ha le spalle larghe per sostituire Osimhen e scrivere la sua storia nel Napoli.
«Ho scelto questo progetto – ha spiegato il numero 11 del Napoli – perché si può fare qualcosa di importante insieme». I suoi post social non sono certo casuali: Lukaku spinge molto su questi concetti perché l’unione rappresenta uno dei punti di forza di uno spogliatoio che si sta scrollando di dosso le scorie di un campionato fallimentare e vuole voltare pagina con l’aiuto di protagonisti nuovi di zecca. Lukaku è un po’ il simbolo della ricostruzione targata Antonio Conte. Big Rom è fondamentale in campo con i suoi movimenti.
«È forte fisicamente, ma velocissimo. È unico nel suo genere», ha detto Conte che ha scelto Ischia per godersi i due giorni di riposo, concessi a tutto il gruppo in attesa della ripresa di martedì. Lukaku ha svolto un supplemento di lavoro per farsi trovare pronto. Ha trasformato la manovra offensiva del Napoli contro il Parma: si fa sentire in area di rigore ed è bravo ad aprire gli spazi per gli inserimenti dei compagni. Se n’è accorto Neres: il brasiliano ha potuto allenarsi in questo periodo con Lukaku per migliorare un feeling tecnico che dovrà far diventare il Napoli imprevedibile nelle prossime partite. Lukaku, Neres e Kvaratskhelia rappresentano un tridente capace di mettere in difficoltà qualsiasi avversario.
Big Rom non vede l’ora. Contro il Parma è già scoccata la scintilla, adesso punta a ripetersi. Cagliari e soprattutto Juventus nel segno di Lukaku. La missione non è affatto impossibile.