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Conte vuole blindare il primato. “Ho già vinto e so come rifarlo. Kvara? Non pensi al contratto”

Il tecnico alla vigilia della sfida di domani allo stadio Maradona contro il Lecce (ore 15). “Avanti tutta per i tifosi, ci sarà qualche cambio ma non per il turn over”

Castel Volturno — La garanzia è lui. «Su di noi se ne stanno dicendo tante e parecchie sono delle fesserie. La verità è che siamo partiti in campionato con una sconfitta non preventivata a Verona ed è venuto giù di tutto. Ora siamo primi in classifica dopo 8 giornate e si rischia di cadere nell’eccesso opposto. Invece c’è bisogno di più equilibrio, che è alla base di ogni cosa: solamente chi ha già vinto può sapere quello che serve per riuscirci di nuovo», sibila con un lampo negli occhi Antonio Conte, alludendo ai rumors che stanno accompagnando la marcia finora trionfale del suo Napoli. «Ma di determinate situazioni me ne accorgo e ho il quadro chiaro su dove occorre intervenire. Lavoriamo ogni giorno per essere pronti a qualsiasi evenzienza e continuare a migliorare, cercando di terminare al più presto il percorso appena iniziato».

Conte è convinto di poter lasciare il segno pure sulla panchina azzurra e per questo in estate ha accettato di firmare per tre anni con Aurelio De Laurentiis, prendendosi tutto il tempo che ritiene necessario per riportare al top il Napoli. Ma la tentazione di bruciare le tappe sta crescendo di partita in partita e la sfida di domani pomeriggio al Maradona (ore 15) contro il Lecce può trasformarsi in tal senso in un bel trampolino di lancio, in un week end che sarà caratterizzato soprattutto dallo scontro diretto al vertice tra Inter e Juve. La capolista ha infatti la chance di allungare ancora il passo in classifica e per questo nel bunker di Castel Volturno la concentrazione è ai massimi livelli. «Dev’essere chiaro che pensiamo ai nostri impegni, però, non a quelli delle altre. L’approccio di domenica scorsa a Empoli non ci è piaciuto, anche se sono stati bravi gli avversari e non è dipeso dalla mia volontà, né da quella dei giocatori. Di sicuro bisogna fare meglio, a cominciare da questa gara che ci aspetta al Maradona. Dobbiamo continuare a mettere del fieno in cascina ed essere pronti ad affrontare i momenti di difficoltà, che sicuramente arriveranno».

Per Conte si tratterà di 90’ speciali pure dal punto di vista personale, contro la squadra della sua città. «A Lecce tutto è iniziato, sarà sempre parte del mio cuore, ma bisogna tenere sempre separati affetto e professione. Solo l’interesse del Napoli ha la precedenza». Vale pure per i giocatori e il tecnico pugliese non vuole per questo distrazioni di alcun genere. «Del rinnovo di Kvaratskhelia se ne parla da un bel po’ e sicuramente c’è una discussione tra club e giocatore. Io non voglio entrare nelle cifre e chiedo solo a Khvicha di restare concentrato su questa stagione, che per noi è importantissima. Poi spero che le cose si sistemino in futuro, nell’interesse di tutti. Per il presente mi aspetto viceversa che Kvara continui a onorare la maglia, come del resto sta sempre facendo». Oggi l’agente del georgiano è atteso in città. Nulla però deve turbare la serenità della capolista e l’ex ct ha negato con vigore l’esistenza di un “problema” Lukaku. «L’ho visto sereno come sempre in allenamento e non vedo difficoltà di gestione. In Toscana abbiamo fatto male un po’ tutti, non solamente lui. Poi è ovvio che arriva la partita e farò le mie scelte».

Qualche novità contro il Lecce ci sarà, col rientrante Meret, Neres, Ngonge e Marin che si candidano tra i titolari. «Non mi piace però parlare di turn over, perché per me sono tutti titolari. Eventuali avvicendamenti dipenderanno dagli acciacchi di alcuni compagni. Come sempre cercherò di mandare in campo la miglior formazione possibile, senza pensare al turno infrasettimanale di martedì a San Siro con il Milan», è la promessa ai tifosi del tecnico, che vuole regalare ai 50 mila attesi al Maradona un’altra gioia. «La città ci sta dando tanto e noi abbiamo il dovere di coltivare questa passione». C’è da blindare il primato in classifica.

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