Due tifosi sono morti vicino all’Estadio Monumental di Santiago del Cile prima dell’inizio della sfida di Copa Libertadores tra i padroni di casa del Colo Colo e i brasiliani del Fortaleza. Lo ha riferito il procuratore della Repubblica, Francisco Morales, spiegando che un gruppo di tifosi ha cercato di accedere al Monumental attraverso la Casa Alba, un edificio adiacente alla struttura, e la polizia ha cercato di impedirne l’ingresso. Una delle recinzioni protettive è però caduta e le vittime – una ragazza di 18 anni e un bambino di 13 – sono rimaste intrappolate al di sotto.
Indagato un poliziotto
La Procura cilena ha riferito che un poliziotto è indagato. Gli inquirenti stanno accertando se un mezzo delle forze dell’ordine sia direttamente coinvolto nella morte dei ragazzi, rimasti schiacciati dalla recinzione di sicurezza crollata durante la calca dei tifosi. Il ministro della Pubblica sicurezza cileno, Luis Cordero, ha confermato il provvedimento e ha dichiarato che l’agente è stato rimosso dal suo incarico in attesa della conclusione delle indagini sul suo presunto coinvolgimento. Secondo le prime ricostruzioni, uno dei veicoli utilizzati per dissuadere la folla avrebbe sfondato una delle recinzioni perimetrali che era già caduta sui giovani.
Tifosi in campo, partita sospesa
La partita è stata successivamente sospesa al 70° (sul punteggio 0-0) quando un gruppo di tifosi locali ha prima iniziato una protesta lanciando oggetti sul campo e poi ha forzato le recinzioni ed è entrato in campo. I giocatori del Fortaleza si sono rifugiati negli spogliatoi, quelli del Colo Colo, guidati dal capitano Esteban Pavez e da Arturo Vidal, hanno cercato di calmare i tifosi. La squadra arbitrale, guidata dall’uruguaiano Gustavo Tejera, ha informato i giocatori che la partita era stata interrotta e tutti i giocatori sono andati negli spogliatoi. In seguito, è stato annunciato che la partita era ufficialmente sospesa.