In diretta per noi, il razzismo che non esce dal calcio. Location: pullman della nazionale argentina. Canale: il social del centrocampista del Chelsea e dell’Argentina Enzo Fernandez. Situazione: vittoria della coppa America. Si dirà, momenti di gioia incontenibile: anni di delusioni, poi due coppe continentali e un Mondiale. La celebrazione? Non balletti e cori, magari anche provocazioni, ma insulti razzisti e omofobi ai francesi battuti nella finale del mondiale in Qatar di due anni prima.
Il coro contro Mbappé
Cosa è successo? Alcuni giocatori, tra cui Fernandez, hanno ripetuto un coro coniato per l’occasione dopo la finale del Mondiale 2022, che prende di mira Kylian Mbappé e include insulti omofobi. Il presidente della Federcalcio francese, Philippe Diallo, “condanna con la massima fermezza le parole inaccettabili e discriminatorie che sono state fatte contro i giocatori della squadra francese”. E aggiunge: “Di fronte alla gravità di queste dichiarazioni scioccanti, contrarie ai valori dello sport e dei diritti umani, il presidente della FFF ha deciso di fare appello direttamente alla sua controparte argentina e alla Fifa e di sporgere denuncia legale per il contenuto razzialmente offensivo e discriminatorio”.
Fofana al compagno di squadra
Ma non finisce qua. Wesley Fofana, che è compagno di squadra di Fernandez al Chelsea e se lo ritroverà nello spogliatoio, ha visto quel video e non è rimasto in silenzio: “Il calcio nel 2024: razzismo senza complessi”.
Le scuse di Fernandez
Il Chelsea ha avviato un procedimento disciplinare contro Fernandez. Il giocatore ha detto di essere “veramente dispiaciuto” per il video. “La canzone include un linguaggio altamente offensivo e non ci sono assolutamente scuse per queste parole – ha aggiunto – Sono contrario alla discriminazione in ogni sua forma e mi scuso per essermi lasciato prendere dall’euforia dei festeggiamenti. Quel video, quelle parole, non riflettono le mie convinzioni né il mio carattere”.
Il Chelsea avvia procedimento
“Riconosciamo e apprezziamo le scuse pubbliche del nostro giocatore – scrive il Chelsea in un comunicato – ed useremo questo episodio come un’opportunità per educare”, precisando che “ha avviato una procedura disciplinare interna”. “Siamo orgogliosi di essere una società inclusiva in cui persone di tutte le culture, comunità e identità si sentono benvenute” aggiunge il club londinese.