Un allenatore piange in panchina. Commosso ma anche sfinito. Impossibile per Massimiliano Alvini, tecnico di casa, resistere alle lacrime dopo le emozioni di questo Cosenza-Catanzaro, derby calabrese del giorno di Santo Stefano. Che ha scritto un record: nella partita dello stadio Marulla è stata segnato il gol più tardivo mai realizzato tra serie A e B: il rigore che Riccardo Ciervo ha trasformato 5 secondi dopo lo scoccare del minuto 105. Il precedente primato apparteneva a Daniel Ciofani, autore al 102’43’’ della rete decisiva, in A, in Frosinone-Parma 3-2 del 2019.
Cosenza in dieci per oltre settanta minuti
Cosenza-Catanzaro è stata però molto di più di un freddo numero, ma un accumularsi di sliding doors messe insieme da una sceneggiatura impazzita. I padroni di casa l’hanno giocata in dieci per settanta minuti più recupero per l’espulsione di Caporale al 21’ del primo tempo, un minuto dopo aver centrato un clamoroso palo con Kourfadilis. Cartellino rosso molto discutibile, che farà poi dire ad Alvini “Considero l’arbitro Aureliano un gentleman di questo mondo, una persona speciale, educata, ma la sua direzione ci ha massacrato”.
Gli episodi contestati nel derby
L’arbitro bolognese è stato sicuramente protagonista in campo. Nel primo tempo ha assegnato 3 minuti di recupero, nel secondo 16, come se – oltre ai 90 minuti – si fosse giocato più di un supplementare. In realtà, nella ripresa aveva concesso 5 minuti di extratime ma proprio allo scadere, dopo il vantaggio ospite di Pompetti, c’è stato il gol del pareggio di Kouan, annullato dopo una lunga revisione al Var per un tocco col braccio del centrocampista ivoriano. Il direttore di gara è poi tornato al monitor al minuto 103, per valutare un tocco di braccio di Scognamillo in area del Catanzaro, che dal vivo gli era sfuggito. Rigore e gol segnato da Ciervo, appunto, all’ultimo sospiro.
Cosenza ancora ultimo in classifica
Lo stadio è impazzito di gioia (i sostenitori ospiti non c’erano per decisione del Prefetto, dopo gli scontri negli ultimi derby), mentre Alvini, appunto, si è abbandonato al pianto. I tifosi lo amano, mentre contestano il presidente Eugenio Guarascio e si preoccupano – molto – per la classifica: il Cosenza è ultimo col Sudtirol, con 17 punti. Sul campo ne ha conquistati 21, ma 4 gli sono stati tolti come penalizzazione per il ritardo nel pagamento dell’Irpef nella scorsa stagione. Deluso, ovviamente, il tecnico del Catanzaro, Fabio Caserta: nella scorsa stagione era al Cosenza, perse due derby su due e il secondo, di fatto, gli costò la panchina a marzo. Il pubblico lo ha beccato a lungo, prima di concentrarsi su un finale che difficilmente dimenticherà.