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Crisi Atalanta, Gasperini nervoso e il cambio sbagliato: dal sogno scudetto alla Champions a rischio

Terza sconfitta di fila contro tre dirette concorrenti, neanche un gol segnato. Contro la Lazio l’errore della panchina: tolto Lookman invece di Ederson. E il tecnico sbotta ancora in tv: “Io via da Bergamo? Domanda stupida”

BERGAMO – Sembrava davvero l’anno buono. Dopo il 4-0 allo Stadium contro la Juventus, l’Atalanta era pienamente in corsa per vincere il primo tricolore della sua storia. Nemmeno un mese dopo, con in mezzo la sosta per le nazionali, è costretta a lottare per tenersi un posto in Champions League. La classifica parla chiaro: se il Bologna questa sera dovesse battere il Napoli, si porterebbe al terzo posto, relegando i nerazzurri di Bergamo al quarto. Gasperini aveva trovato una squadra aggressiva, spettacolare e finalmente opportunista, quando serve. Ma quel sogno si è infranto in casa il 16 marzo, nella notte in cui l’Inter ha imposto la propria superiorità vincendo 2-0. Lì è iniziato il tracollo.

Atalanta, dallo scudetto alle sconfitte in serie

L’Atalanta ha messo in fila tre sconfitte senza segnare gol, contro dirette concorrenti: Inter, Fiorentina, Lazio. La Dea non vince a Bergamo in campionato dal 2024 e, nel 2025, il Gewiss Stadium è diventato per i padroni di casa un luogo ancor più ostile di quanto già non fosse. Il ko con la Lazio ha segnato un ulteriore passo indietro: “Sono dispiaciuto. Se non segni, non valorizzi niente”, ha ammesso Gasperini, che prima della partita aveva provato a cambiare le carte in tavola, lanciando Cuadrado e lasciando fuori De Ketelaere. La mossa non ha pagato. L’unica rete della partita l’ha segnata la Lazio con Isaksen, inserito in corsa e subito decisivo. L’episodio del cambio sbagliato, con Lookman tolto per errore al posto di Ederson, ha aggiunto confusione a una serata già amara.

Atalanta, Champions a rischio

L’Atalanta resta terza, ma il margine è ormai ridotto al minimo. Con sette squadre a contendersi due posti Champions alle spalle di Inter e Napoli, e 21 punti ancora in palio, ogni passo falso può essere fatale. A mettere pressione alla Dea ci sono Bologna e Juventus a meno 2 punti, Lazio a meno 3, Roma a meno 4, Fiorentina a meno 6. Anche il Milan, pur distante, teoricamente può ancora sperare. Per Gasperini e i suoi, il calendario non è un conforto, anzi: li attendono sfide dirette con Bologna, Milan e Roma. Il rischio concreto è che il sogno Champions svanisca come quello scudetto. E che la lunghissima era Gasperini possa concludersi in modo molto diverso da come il tecnico di Grugliasco, che ha ancora un anno di contratto, aveva sperato.

Gasperini nervoso: “Domanda stupida”

Il momento difficile ha avuto riflessi anche fuori dal campo. Dopo la sconfitta con la Lazio, Gasperini ha avuto un acceso battibecco in diretta tv con Giancarlo Marocchi. Alla domanda sull’effetto delle sue dichiarazioni sul futuro – “non rinnoverò il contratto”, aveva detto il Gasp nel momento di massimo splendore della stagione – il tecnico ha risposto seccamente: “Questa è una stupidata, Giancarlo”, per poi accusare i media di concentrarsi troppo sui risultati. “È solo un alibi che allontana dal gioco”, ha chiosato. In conferenza stampa ha poi smussato i toni, ma la tensione è evidente come mostrato da alcune risposte spigolose date in tv nelle scorse settimane. E la tranquillità di un tempo, in casa Atalanta, è un ricordo. Se è vero che Luca Percassi ha detto di augurarsi che Gasperini resti a lungo a Bergamo, è anche vero che, senza la qualificazione nell’Europa che conta, il quadro potrebbe rapidamente cambiare.

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