Non è ancora arrivato, ma potrebbe scrivere presto un record: diventare l’allenatore più giovane della storia della serie A a girone unico. Carlos Cuesta, 29 anni da Palma di Maiorca, è il tecnico scelto dal Parma per sostituire Chivu, andato all’Inter. Non è mai stato alla guida di una prima squadra, si è costruito da solo una carriera in panchina, praticamente senza aver mai giocato ad alti livelli. Parla sei lingue, è reduce da cinque stagioni all’Arsenal nello staff di Arteta e nel suo percorso è stato anche alla Juventus. In queste ore risolverà il contratto con i Gunners per firmare poi un biennale con gli emiliani, con stipendio da circa un milione di euro. Non è la prima scommessa in panchina per il presidente Krause, che nell’estate del 2021 scelse come suo primo allenatore Enzo Maresca, nello staff di Guardiola al Manchester City e mai stato fino a quel momento tecnico di una prima squadra. Al Parma la sua esperienza durò pochi mesi, poi si è lanciato e oggi guida il Chelsea. Cuesta è un profilo simile: giovane, cresciuto con Arteta che di Guardiola è stato a lungo il vice. Andiamo con ordine.
L’annuncio social che ha cambiato la vita di Cuesta
La sua carriera da calciatore è stata breve e poco significativa. Da ragazzo gioca nel Santa Catalina Atlético, una squadra (minore) della sua città, poi a 18 anni inizia a inseguire il sogno di diventare allenatore. Si trasferisce a Madrid dove si iscrive all’Università, facoltà di Scienze motorie, e intanto contatta nei modi più disparati i membri dello staff di Real e Atletico per avere una possibilità, imparare qualcosa e avvicinarsi al mondo del calcio professionistico. Uno di quei messaggi, inviati tramite Twitter, gli cambia la vita: “Se hai bisogno di qualcuno che ti sistemi i coni, io sono qui”, scrive all’allenatore dell’U12 dell’Atletico, che gli risponde e lo chiama come assistente. Inizia così il suo percorso, tecnico più giovane dell’Atleti Academy per la quale segue dall’U12 fino all’U14.
Gli anni alla Juventus e all’Arsenal
Nel 2017 un’altra svolta: si prende un anno sabbatico, che usa per girare i centri d’allenamento di mezza Europa per studiare metodologie e i tecnici migliori in circolazione. Va anche a Manchester, dove osserva il lavoro di Guardiola e conosce il suo vice, Arteta, che resta impressionato da visione e idee del giovane spagnolo. Poi però arriva la Juventus, con Federico Cherubini che lo chiama per un colloquio e ne esce impressionato: “Ricordo quando venne a Torino per la prima volta, ho sentito qualcosa di speciale: era così curioso e con un’incredibile passione per il calcio”. Entra nello staff della Juve U17 dove resta fino all’agosto del 2020, quando proprio Arteta, nel frattempo diventato allenatore dell’Arsenal, lo chiama ai Gunners. Gli affida un compito particolare, allenatore per lo sviluppo individuale dei giocatori. Cuesta, nonostante l’iniziale scetticismo, conquista la fiducia dei calciatori dell’Arsenal, con cui crea un legame anche fuori dal campo: lui lavora oltre 12 ore al giorno, loro lo contattano anche negli orari più strani per chiedergli consigli vari. “Rimani sorpreso quando uno così giovane arriva in un grande club come l’Arsenal, ma sa quello che fa e sa come parlare ai giocatori”, disse di lui Xhaka. “Mi ha aiutato a migliorare e crescere”, le parole di Nuno Tavares, oggi alla Lazio.
Cuesta, l’allenatore più giovane della serie A a girone unico
In questi anni l’hanno cercato Leicester e Norwich, ma ha sempre preferito restare ai Gunners. Fino ad ora, almeno, con la chiamata ancora di Cherubini, stavolta per affidargli la panchina della prima squadra del Parma. Il suo stile di gioco riflette ovviamente la scuola spagnola, possesso palla e costruzione dal basso. Si affiderà ai giovani, proverà a far valere le sue idee. Sarà l’allenatore più giovane della serie A a girone unico, ma non batterà il record assoluto, che appartiene a Elio Loschi, che debuttò come tecnico della Triestina il 28 maggio 1939, a 29 anni e 9 mesi. Cuenca il prossimo 24 agosto, il giorno del probabile esordio in A contro la Juventus, ne avrà 30 e 26 giorni.