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Da Christensen a Infantino, l’altra Fiorentina con le valigie pronte

Tutti i nomi di chi è in attesa di partire. Dovrebbero invece restare Ikoné e Kouame

Non c’è solo Nico Gonzalez. Nei giorni in cui l’argentino è al centro dei pensieri di Juve e Atalanta, con l’esclusione dalla lista dei convocati alla prima di campionato a Parma, la sensazione è che molto potrà accadere anche lontano dal pianeta Nico. Certo, molto ruoterà ancora attorno a lui. Perché la Juventus è intenzionata a fare sul serio, proponendo 30 milioni di euro più bonus e potendo contare sull’accordo virtuale già raggiunto da tempo col giocatore in attesa della decisione ultima. Quella del presidente Rocco Commisso, che non avrebbe voluto cedere l’argentino ma che con un Gudmundsson in più, adesso, potrà valutare con attenzione le offerte che arriveranno. Juventus ma anche Atalanta, visto che i bergamaschi sono alle prese con l’improvvisa voglia di Psg da parte di Lookman (auto esclusosi dai convocati per la gara di ieri a Lecce). Situazione che questa settimana potrebbe risolversi.

Ma non tutto viene calamitato da Nico. Perché la Fiorentina sta lavorando per completare la rosa: un difensore, un centrocampista, forse qualcosa anche in attacco. Molto dipenderà dal futuro di Amrabat: l’ottimo rapporto con la società, il feeling nato con il nuovo tecnico Palladino che l’ha prima accolto in gruppo e poi schierato sia nell’ultima amichevole a Friburgo che a Parma. «Gli voglio bene, è un bravissimo ragazzo – ha detto Palladino – si è creato un grande rapporto con lui. Ha lanciato segnali a me e alla Fiorentina, mettendosi a disposizione fin dal primo giorno. Mi auguro di poterlo ancora allenare, è un grandissimo giocatore». Esistono però anche piccole ma fondamentali operazioni che specie negli ultimi giorni di mercato potrebbero alimentare le trattative delle grandi occasioni. È il mercato in uscita, sul quale un club deve fare affidamento per rifinire la propria rosa, incassare quanto necessario, abbassare il monte ingaggi e alleggerire il lavoro dell’allenatore.

A un primo sguardo i possibili partenti dovrebbero essere Christensen, Infantino, Sabiri e Brekalo. Situazioni differenti che meritano un approfondimento specifico. Il portiere danese, arrivato l’anno scorso, si è ritrovato seconda scelta e adesso fuori dai convocati per la prima gara ufficiale dove Palladino ha schierato titolare Terracciano e portato in panchina il campione De Gea e il talento Martinelli. Una scelta che pare pressoché definitiva e che nell’ottica della Fiorentina dovrebbe consegnare a Palladino due “primi” portieri di assoluta affidabilità da alternare nelle varie competizioni e un giovane al potenziale ultimo anno di apprendistato prima di poter diventare un punto fermo della squadra che verrà.

Sul mercato anche Infantino, in attesa di pretendenti. Centrocampista offensivo arrivato lo scorso agosto dal Rosario Central ma che alla prima stagione in viola ha faticato a trovare spazio. Novanta minuti in tutto in sei apparizioni in Serie A e poco altro. Sempre più, però, di una meteora destinata a rimanere tale: Abdelhamid Sabiri, trequartista che dopo essersi accomodato in panchina con Rapid Vienna e Genoa la scorsa estate, è finito in prestito all’Al Fayha in Arabia Saudita. Sette gol, sette assist e il ritorno al Viola Park dove da settimane si allena praticamente in solitaria in attesa di un’offerta. Con lui c’era anche Nzola, poi andato in prestito al Lens. Brekalo è tornato a Firenze dopo la seconda parte di stagione in prestito all’Hajduk Spalato. Nel 3-4-2-1, nel ruolo dietro la punta, ha trovato spazio nelle amichevoli estive più per necessità che per aderenza a quanto richiesto dal tecnico che comunque ha apprezzato la sua disponibilità. Per il croato si valuteranno eventuali proposte di mercato.

Differenti le situazioni di Ikoné e Kouame, che invece dovrebbero rimanere. Il francese ha rifiutato la destinazione Qatar e a oggi è considerato come vice Colpani in un reparto che, in attesa che Gudmundsson torni al top della condizione, è completato da Sottil che reclama spazio con Beltran attualmente vice Kean. Ikoné nella sua esperienza in viola ha faticato a trovare continuità. Ma potrà tornare utile e Palladino conta sulla sua rapidità e abilità nell’uno contro uno. Infine Kouame, titolare a Parma, e considerato come interprete capace di svariare su tutto il fronte offensivo. Applicazione e voglia di aiutare la squadra: così l’ivoriano punta alla permanenza, per giocarsi le proprie carte tra campionato e Coppe.

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