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Da Nuñez a Osimhen: inseguendo un gol si spende una fortuna

La Juve tenta il centravanti uruguaiano, Victor porta 75 milioni al Napoli, l’Inter ne spenderà 50 per Lookman. Vlahovic verso il Milan

Può sembrare strano che Allegri insista per riavere con sé Vlahovic, visto che di rado, nei due anni e mezzo assieme alla Juventus, l’allenatore ebbe le soddisfazioni che si sarebbe aspettato da un bomber pagato 90 milioni. Ma il motivo è semplice: dove lo trovi, al giorno d’oggi, un 9 che garantisca un minimo di 10-15 gol a stagione (Dusan viaggia alla media di una rete ogni 200’) e che costi appena 25 milioni? Inutile scervellarsi: non si trova. Ce n’era uno, Jonathan David, che costava pure meno perché il prezzo erano soltanto le pur salatissime commissioni: la Juve è stata abilissima a limitare la spesa a 12,5 milioni, anticipando lo sconsiderato sabba che si sta scatenando attorno a chiunque sappia sbattere in porta un pallone.

La valutazione di Retegui salita a 67 milioni

Della media di Vlahovic s’è detto. David sono tre anni che segna almeno 25 gol a stagione. Nessuno nel 2023 si scandalizzò per i 100 milioni che il Bayern puntò su Kane, che portava in dote 350 reti, senza contare che l’anno prima il City si assicurò la più impressionante macchina da gol in circolazione, Haaland, per appena 60 milioni. Adesso basta invece segnare, e neanche a raffica, per una stagione sola per far impazzire il prezzo: la prima e finora unica annata d’oro di Retegui ha fatto schizzare la sua valutazione a 67 milioni, il francese Ekitike, scarto del Psg (tre gol in un anno e mezzo), è arrivato a costarne 90 al Liverpool (che ne avrebbe spesi 100 per Isak, rifiutati però dal Newcastle) dopo una sola annata prolifica (20 centri con l’Eintracht) e lo stesso Gyokeres, che andrà all’Arsenal, è un bomber come si deve da appena un paio d’anni: è vero che ha segnato 97 reti in 102 partite, però è pur sempre Portogallo (e prima stava in Inghilterra, ma in seconda divisione).

La scommessa Ferguson per la Roma

È tutto proporzionato, per cui per un onesto e non più giovanissimo mestierante come Lucca — 12 gol nell’ultima serie A, ma prima era andato in doppia cifra solo in C — il Napoli è arrivato a sborsare 35 milioni. Il club avrebbe certamente preferito Nuñez, l’uruguaiano del Liverpool che però costava 60 milioni nonostante appena 25 reti in tre stagioni di Premier. Su di lui adesso c’è la Juve, che fatica a trovarne 50 per Kolo Muani ma si sta accorgendo che per un buon attaccante le cifre sono quelle. In fondo hanno molto più senso i 75 che il Galatasaray si è deciso a tirare fuori per Osimhen, accettando ogni clausola di De Laurentiis — rateizzazione biennale, percentuale sulla rivendita e divieto di cederlo in Italia prima del 2027 — e liberando così Morata per il Como, per non dire dei 50 milioni che alla fine verrà a costare Lookman all’Inter. Anche la Roma ha realizzato un’operazione intelligente, ma ha dovuto prendersi dei rischi: arriva in prestito dal Brighton il 21enne irlandese Ferguson, un bomber in potenza. Ha alle spalle 13 gol e un ginocchio a pezzi, ma almeno l’età è dalla sua.

Lo United punta su Cunha

Tutti sembrano imitare lo United, che ogni estate sperpera un patrimonio per il bomber del momento (limitandosi alle ultime due, 78 milioni per Hojlund e 43 per Zirkzee) e quella dopo non sa come disfarsene per far posto all’ultima fiamma, nello specifico il 26enne brasiliano Cunha, appena preso dal Wolverhampton per 76 milioni, il prezzo dato a due stagioni da complessive 27 reti. In precedenza, era arrivato al massimo a 7 con l’Hertha, nel 2021. Alla fine, a goderne sono pochi club virtuosi tipo l’Eintracht, che nel giro di un anno ha venduto Kolo Muani al Psg per 95 milioni, Marmoush al City per 75 e Ekitike al Liverpool per 90. Ha perso 70 gol, guadagnato 260 milioni e giocherà in Champions. Chi ha fatto l’affare?

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