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Da Rivera a Rossi passando per Grosso: la storia infinita di Italia-Germania

Il derby d’Europa tra nazionali attraverso alcuni tra i momenti più importanti della storia del calcio

Noi, loro. Italia vs Germania. Le nazionali più vincenti d’Europa. Un classico della letteratura calcistica del nostro continente. Ecco la Top10 delle sfide.

Campioni del mondo

11 luglio 1982, stadio Santiago Bernabeu di Madrid. Italia-Germania 3-1. Campioni del mondo. Nando Martellini lo ripete tre volte, davanti a 36 milioni di telespettatori. E’ il momento spartiacque del decennio. La corsa e l’urlo di Tardelli portano il paese dal bianco e nero al colore. E Sandro Pertini in tribuna fa no muovendo il dito, no, non ci prendono più.

La partita del secolo

Seguendo la traccia della storia, Italia-Germania, qualunque sia il risultato, sarà sempre 4-3 per noi. Stadio Azteca, semifinale dei Mondiali del 1970. 90 minuti bruttino, 1-1, con Schnellinger che segna allo scadere, mentre si sta avviando negli spogliatoi perché pensa che la partita sia finita. Invece tutto deve ancora cominciare. La mezz’ora dei supplementari è epica, a darci consolazione dopo il delirio è il piattone di Gianni Rivera.

La visione di Pirlo

Westfalenstadion di Dortmund, Mondiale del 2006. Penultimo atto prima della gloria. Germania padrona di casa, Italia spinta da un destino amico. Il minuto in cui tutto si decide è il 119. Area di rigore tedesca intasatissima, Pirlo vede luce dove luce non c’è. La parabola a girare di Grosso è una pennellata d’autore. Al minuto 120+1 Del Piero in contropiede fa 2-0 per noi e spalanca la porta della finale.

E l’Italia si innamorò di SuperMario

Euro 2012, 28 giugno, è la semifinale. Varsavia, stadio dal nome impronunciabile: Narodowy W Warszawie. 2-1 per noi, doppietta del 22enne Balotelli, il miglior SuperMario di sempre, che poi esulta statuario, a petto nudo, bello in tutto il suo splendore, in posa per la Storia. E l’Italia (toh) si scopre all’improvviso un paese multietnico: in quel 2012 in Italia lavoravano più di 900mila figli di immigrati e i figli degli stranieri rappresentavano l’8% della popolazione studentesca.

Il (quasi) miracolo di Conte

Giusto per un ripasso di storia, il centrocampo a cinque di quell’Italia era composto da: Florenzi, Sturaro, Parolo, Giaccherini, De Sciglio. Giù il cappello per l’impresa solo sfiorata di Antonio Conte. Un attimo e sarebbe stata semifinale. Invece Germania-Italia 7-6 dopo i calci di rigore. I tiri dal dischetto di Zaza e Pellè diventano due meme. Si giocava a Bordeaux, era l’Europeo del 2016.

Euro 1996, flop azzurro

L’Italia di Sacchi comincia il girone di Euro 1996 battendo la Russia, poi perde con la Repubblica Ceca infine va a giocarsi la qualificazione al turno successivo nell’ultima sfida, contro la Germania. Zola sbaglia un rigore, a Old Trafford finisce 0-0. Tedeschi avanti (poi vinceranno quel torneo) e azzurri eliminati: e dire che eravamo partiti con grandi speranze.

L’origine di tutto

La prima delle 37 sfide incrociate (15 vittorie azzurre, 9 della Germania, 13 i pareggi) si giocò il primo giorno dell’anno, un lunedì, nel 1923, a Milano, stadio di Viale Lombardia (all’epoca ci giocava il Milan). Vittoria dell’Italia per 3-1. Zizì Cevenini, Santamaria e Migliavacca i marcatori italiani. Due mesi prima, dopo la marcia su Roma, Benito Mussolini era diventato presidente del Consiglio.

Amichevole con vista Usa

A due mesi e mezzo all’inizio del Mondiale americano – nella primavera del 1994 – l’Italia di Sacchi affronta la Germania campione mondiale in carica a Stoccarda. Segna Dino Baggio, poi la doppietta dell’idolo di casa – Klinsmann – ribalta tutto: 2-1 per loro. Curiosità: è l’ultima delle 36 partite di Mancini con la maglia azzurra (quel giorno, la numero 10).

La prima partita che conta

Dopo ben 11 amichevoli e a distanza di 39 anni dalla prima sfida, Italia e Germania (Ovest, come da dicitura del tempo) si ritrovano contro per la prima partita che conta qualcosa. E’ il 1962, coppa del mondo in Cile. Nel girone dell’Italia ci sono anche Cile e Svizzera. A Santiago finisce 0-0. Gli azzurri poi perdono nella battaglia contro i padroni di casa e battono la Svizzera, ma non basta per passare al turno successivo.

L’ultima sfida

14 giugno 2022, Moenchengladbach, girone di Nations League. Fino a poco più di dieci minuti dalla fine la Germania conduce 5-0 sull’Italia di Mancini. E’ una mattanza, solo un poco mitigata dai gol di Gnonto e Bastoni nel finale. Figuraccia epocale evitata, ma sta finendo l’avventura del Mancio sulla panchina azzurra: un anno dopo – a ferragosto – arriva la cartolina di saluti dall’Arabia Saudita.

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