Questo sito contribuisce alla audience di
 

Dal 2000 fallite 185 società: serie C sempre a rischio

Una autentica catastrofe (sportiva). Dal 2000 al 2024 nel calcio italiano sono fallite 185 società, di queste 148 (quindi l’83%) si possono considerare fallimenti avvenuti in Serie C (con le diverse dinamiche: alcune ad esempio retrocesse dalla B o retrocesse in D). Il terzo campionato professionistico è una terra di mezzo, si spende troppo e ci sono troppe squadre (60, una volta erano addirittura 90…). Di una riforma dei campionati si parla da troppo tempo e non si è fatto mai nulla. Attenzione, non è solo colpa del presidente di turno in Figc, ora Gabriele Gravina, ma è il sistema calcio che si è messo sempre di traverso per interessi personali. Si era parlato anche di un ritorno al semiprofessionismo in serie C, progetto tramontato prima ancora di nascere.

E adesso? Adesso sono saltati due club, Taranto e Turris, a campionato in corso. Nel 2009-2010 ci sono state 22 società fallite in serie C, un record dal 1999 alla passata stagione. I punti di penalizzazione sono 11 in questa stagione, almeno per ora. Dal 2014 ad oggi i punti tolti in classifica ai club (stipendi non pagati e contributi non versati più altre inadempienze) sono stati in tutto 377 con novantatré società penalizzate a stagione in corso. Gli anni peggiori sono stati il 2017-18 e il 2018-19: 68 punti di penalizzazione a stagione che hanno riguardato 11 e 12 società. Non deve consolare il fatto che ora va meglio rispetto al passato, agli anni del Tar e delle mancate iscrizioni. Ci sono ancora troppe “opacità” nelle proprietà di alcuni club di serie C, la Figc controlla ma non può fare miracoli (ad esempio coi fondi non può fare nulla). E ci sono troppi personaggi nella black list che girano intorno ai club, li fanno fallire, li ricomprano. Il Taranto la scorsa estate è stato iscritto al campionato quando già c’erano segnali di allarme. Non doveva essere iscritto evitando questo strazio? Secondo via Allegri non c’erano motivi per escluderlo, secondo altri sì. Ora dopo partite-farsa, coi ragazzini umiliati in campo, è stato messo fuori fra polemiche infinite. Proprio ora che grazie ai Giochi del Mediterraneo 2026 si sta ricostruendo la stadio Jacovone…

Il tema serie C è stato trattato anche in consiglio federale: Matteo Marani, a capo della Lega, ha fatto molto in questi anni ma ancora non basta. E’ stato chiesto a Gravina di anticipare i criteri di iscrizione, rendendoli più severi. Chi non dà garanzie, non viene iscritto. Si sta lavorando su questa ipotesi ma per la prossima stagione forse non si potrà fare nulla, presto i club dovranno iscriversi ai campionati . Speriamo in bene…

Gruppo di lavoro per lo sport, censimento degli impianti

Il gruppo di lavoro permanente per lo Sport “Governo – Regioni e Province autonome”, che opera per consolidare la collaborazione tra il Ministro e gli assessorati allo sport degli Enti territoriali, procede spedito verso la sottoscrizione del “Patto per lo Sport”, anche alla presenza del presidente Fedriga. Nell’ultima riunione, avvenuta nella sede della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, copresieduta dal presidente Vito Bardi, coordinatore della Commissione Sport della Conferenza delle Regioni, e dal ministro Abodi, sono intervenuti i componenti della commissione sport della Conferenza, il presidente di Sport e Salute Marco Mezzaroma, il presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, Beniamino Quintieri, l’ad di Gse – Gestore dei Servizi Energetici – Vinicio Mosè Vigilante.

Tra i temi trattati la richiesta di avere una ricognizione dello stato della spesa dei finanziamenti per lo sport a valere sui fondi Pnrr, la partecipazione di rappresentanti delle Regioni in alcuni gruppi di lavoro del ministero, l’aggiornamento del censimento nazionale degli impianti sportivi e la relativa trasformazione in banca dati. Abodi, poi, dopo l’annuncio dell’approvazione del disegno di legge all’unanimità dei Giochi della Gioventù, ha illustrato le modalità e l’imminente avvio di una prima fase tra aprile e maggio. Sono poi stati trattati anche i temi del Bando Sport e Periferie 2025, del Progetto oratori, della misura bonus famiglie, dello sviluppo della mobilità ciclabile, del Giubileo dello sport e della sicurezza nelle piste di sci, oltre al progetto del tour di presentazione in ogni Regione d’Italia delle opportunità dedicate gli investimenti in ambito sportivo per gli Enti e le amministrazioni locali.

Ricci Bitti membro d’onore del Cio, è il primo italiano

C’è stata anche un po’ di Italia in occasione della storica sessione del Cio, la numero 144, che ha eletto Kirsty Coventry prima donna e prima africana come presidente del Comitato Olimpico Internazionale dopo 130 anni. Francesco Ricci Bitti, 83 anni di Faenza, dirigente di lunghissimo e di grande esperienza e buon senso, è stato scelto all’unanimità come nuovo membro d’onore del Cio. Si tratta della prima volta per un italiano. A Costa Navarino, in Grecia, è stato proprio Thomas Bach a presentare la candidatura di Ricci Bitti assieme a quella dell’ex segretario delle Nazioni Unite e presidente della Commissione etica del Cio, Ban ki-moon. La carica di membro d’onore è concessa a eminenti personalità esterne al Cio che hanno prestato un servizio eccezionale in accordo alla Carta Olimpica. L’ultimo membro d’onore fu Henry Kissinger, ex segretario di Stato degli Stati Uniti scomparso nel 2023. Ricci Bitti è stato presidente della Federazione Italiana Tennis e poi di quella internazionale (1999-2015) per poi diventare membro Cio dal 2006 al 2012. Per tre mandati, dal 2013 al 2024, è stato inoltre presidente dell’Associazione delle Federazioni degli Sport Olimpici Estivi (Asoif). Ha ricoperto anche l’incarico di membro di Giunta e del Consiglio nazionale del Coni. Bach ha una grande considerazione in Ricci Bitti, una volta alla settimana si vedono in un pranzo privato a Losanna. Il manager italiano ha ricevuto le congratulazioni da tutto il mondo dello sport, un gesto che lo ha commosso e lusingato.

Segui tutte le ultime notizie di sport

Next Post

Da Osimhem a Danilo e Gatti: i destini di mercato incrociati tra Juventus e Napoli

Ven Mar 21 , 2025
Da Osimhem a Danilo e Gatti: i destini di mercato incrociati tra Juventus e Napoli

Da leggere

P