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David, l’uomo di ghiaccio: “Farò tanti gol per la Juve”. Milan-Vlahovic, c’è l’offerta

Freddo in campo e fuori, il canadese: “Segnerò come in Francia”. I rossoneri propongono 10 milioni e Bennacer per il serbo

Torino – Jonathan David è una rendita sicura. Da quando è in Europa — due anni al Gent, cinque al Lille — non ha mai realizzato meno di 13 gol a stagione e nelle ultime tre ha tenuto un ritmo (26, 26, 25) che pochi hanno saputo reggere: dall’agosto del 2022, soltanto sette giocatori hanno segnato di più e parliamo del meglio, vale a dire Mbappé, Haaland, Kane, Lewandowski, Salah, Guirassy e Lautaro. David non è un bomber di passaggio né una scommessa, non ha realizzato degli exploit isolati che ne hanno fatto impazzire la valutazione come molti degli attaccanti da 70-80 milioni che stanno cambiando squadra in questa folle estate (Ekitike, Gyokeres, Cunha, Retegui), ma è uno che non ha mai avuto un passaggio a vuoto: dopo le stelle di prima categoria viene lui (lui e Guirassy, volendo), il migliore dopo gli irraggiungibili.

Un affare da 12,5 milioni, la Juve può sorridere

Portandoselo a casa per appena 12,5 milioni di commissioni la Juve ha fatto un affarone, che potrebbe ulteriormente crescere di valore quando il suo senso del gol verrà abbinato a quello di Kolo Muani, che Comolli conta di consegnare a Tudor entro la fine della settimana, avendo dato al Psg la disponibilità a passare dal diritto all’obbligo di riscatto, pagando dunque 10-15 milioni per il prestito e 30-35 per l’acquisto definitivo nel 2026.

La trattativa con il Milan per Vlahovic entra nel vivo

L’accelerata dipende anche dal fatto che Milan e Juventus stanno entrando nel vivo della trattativa Vlahovic: i rossoneri hanno presentato la prima offerta ai bianconeri proponendo dieci milioni e Bennacer, l’esubero milanista che più può interessare ai bianconeri (gli altri sono Adli, Chukwueze, Okafor e Musah), la cui risposta è stata comunque piuttosto fredda. Ma se il negoziato ha preso il via, significa che a Milano hanno incassato il gradimento di massima di Vlahovic: è sicuramente più difficile mettere d’accordo lui con Juve e Milan che Juve e Milan tra di loro, quindi significa che l’affare sta trovando uno sbocco.

Tudor tratta Dusan come una riserva

Tudor, d’altronde, in questi giorni sta trattando il serbo da riserva. «Stiamo lavorando sugli schemi con una sola punta», ha rivelato David (è francofono per via delle origini haitiane, per cui si pronuncia alla francese, con l’accento sulla i), che ieri si è presentato senza concedere molto alla platea e men che meno alle emozioni. Ma lui è fatto così, lo chiamano Iceman non soltanto perché è glaciale davanti alla porta: «Sono molto freddo e questa freddezza mi aiuterà nelle situazioni in cui avrò pressione addosso».

Al Gent perché c’era la psicologa

È freddo anche fuori dal campo, a quello che raccontano, ma è grazie a questo suo distacco che non patirà il passaggio dalla Ligue 1 alla serie A, come del resto non batté ciglio quando, neo diciottenne, lasciò il Canada e il liceo di Ottawa dove giocava a pallone per trasferirsi al Gent: il padre lo portò in Belgio e non al Salisburgo, che lo aveva tenuto in prova per un paio di mesi, perché nello staff del club era presente anche una psicologa, giudicata dal padre una figura di riferimento necessaria per la maturazione del ragazzo. David cominciò a fare gol subito e non ha mai smesso, nemmeno dopo aver annunciato al Lille, con grande anticipo, che non avrebbe rinnovato il contratto in scadenza: il suo rendimento e il suo impegno non cambiarono di una virgola. «Il mio lavoro è fare gol. Eguagliare il numero di reti segnate in Francia lo vedo possibile, perché no».

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