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De Bruyne: “Sono entusiasta, Napoli è stata una scelta mia. Il ‘10’ in allenamento una sorpresa”

Prima conferenza stampa per il campione belga: “Cambia molto rispetto all’Inghilterra, ma anche questo mi rende molto entusiasta”. “Maradona una leggenda, ma io sono me stesso e voglio fare belle prestazioni per dare gioia ai tifosi”

Dimaro – Dal Manchester City al Napoli, dalla Premier League alla Serie A, da Pep Guardiola ad Antonio Conte. “È una scelta che ho fatto con grande convinzione, perché qui avrò la possibilità di competere ancora ad alti livelli, in una squadra che ha appena vinto lo scudetto e dimostrato tutto il suo valore. Cambia tanto rispetto all’Inghilterra, lo so, ma io non sono venuto in Italia solamente per il sole e il bel clima. Sono convinto di poter fare la differenza”, ha subito lanciato la sfida Kevin De Bruyne, mettendosi in posa con la maglia azzurra con il numero 11.

“Nel primo allenamento mi avevano dato la 10 e sono rimasto un po’ sorpreso, sapevo bene che è stato ritirata ed è per sempre di Maradona. Certamente è stato un bel gesto da parte della società nei miei confronti, però Diego è una leggenda e a Napoli ha fatto la storia. Io voglio essere soltanto me stesso, non mi metto delle pressioni per un numero e farò del mio meglio per regalare molte gioie ai nostri tifosi”, ha promesso il fuoriclasse belga, che nei primi tre giorni del ritiro estivo di Dimaro ha cominciato a prendere confidenza con la nuova avventura con cui si dovrà misurare. “Ci sono tante squadre di qualità nel vostro campionato, il nostro obiettivo è fare bene su tutti i fronti: Coppe comprese. Ora devo ambientarmi e abituarmi al calcio del Napoli. Sono motivato, entusiasta e fiducioso di fare bene”.

De Bruyne non è andato via dall’Inghilterra sbattendo la porta. “Ho passato una vita in Premier League e sarò a vita un giocatore del City. Ma quella esperienza è finita e adesso cercavo una nuova sfida. Il Napoli è già campione d’Italia, eppure sta lo stesso investendo tanti soldi per diventare ancora più forte. Io non sono più giovanissimo, però sono certo di poter dare il mio contributo. Non ho avuto molto tempo finora per studiare la serie A, ora sicuramente lo farò. Ho chiamato prima di accettare l’offerta del club azzurro sia Lukaku che Mertens, per avere le loro opinioni su città, squadra e ambiente. Ma alla fine è stata una decisione mia e della mia famiglia. Romelu è stato molto contento: abbiamo un’amicizia stretta e ai tempi del Chelsea abbiamo addirittura convissuto. Sicuramente mi aiuterà a inserirmi più in fretta. Non mi era mai capitato di passare a parametro zero da una società all’altra. Era una nuova situazione e negli ultimi mesi a Manchester ero un po’ stressato. Poi è arrivata l’offerta del Napoli e per me è stata la soluzione ideale. Voglio dimostrare di essere performante e di poter dare il mio contributo. Conto di far vedere sul campo di cosa sono capace”, ha mostrato i muscoli con orgoglio il centrocampista belga, a caccia di un riscatto dopo la scelta della società inglese di rinnovargli in contratto.

“Non ho parlato ancora tanto con Conte, ci siamo solamente confrontati un po’ sul campo. Al Chelsea mi ricordo che giocava in modo diverso, ma è un allenatore molto tattico: tra i migliori degli ultimi dieci anni. Anche la sua scelta di rimanere a Napoli mi ha convinto a venire qui. Mi insegnerà tanto e in cinque o sei settimane sono convinto che sarò pronto”.

Anche a 34 anni De Bruyne ha voglia di rimboccarsi le maniche, con umiltà. “Arrivo nella squadra campione d’Italia e dopo aver lavorato con 9 anni per Guardiola sono felice di poterlo fare con Conte. Non credo che il nuovo Napoli sarà costruito intorno a me, ma sono qui per aiutare la squadra a crescere e per fare una mano ai compagni con la mia esperienza. Non credo che sia importante il ruolo in cui giochi, ma la maniera in cui lo interpreti. Il calcio è dinamico e non saprei dire quale potrà essere nel Napoli la posizione migliore per me. La Champions sarà ovviamente una motivazione in più, è una delle competizioni migliori del mondo. Sapevo che il mio nuovo club si sarebbe qualificato e non vedo l’ora di affrontarla anche con la maglia azzurra. Ho intenzione di fare subito lezione di italiano con mia moglie e conto di poter parlare in fretta la vostra lingua”.

Il top player belga è curioso di affrontare l’avventura che lo aspetta pure fuori dal campo. “Il mio connazionale Dries Mertens mi aveva già portato un po’ in giro. Lui è più estroverso di me, io passo molto tempo in famiglia. Sono certo che vivrò in una città molto differente rispetto a Manchester, so che i tifosi hanno nei confronti dei giocatori un affetto diverso. A volte un po’ eccessivo, ma sono sicuro che mi abituerò”.

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