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De Laurentiis, chiesto il processo per le plusvalenze fittizie al Napoli

Chiusa l’inchiesta della procura di Roma per falso in bilancio sulle compravendite di Manolas e Osimhen. I legali del presidente: “Totale estraneità”

Il calcio italiano torna sotto i riflettori con un nuovo caso giudiziario che coinvolge la capolista della Serie A: il Napoli. La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio del presidente Aurelio De Laurentiis con l’accusa di falso in bilancio, un’indagine che non si limita alla già nota operazione Victor Osimhen, ma – come anticipato da Repubblica a novembre – si estende anche alla compravendita di Kostas Manolas dalla Roma nell’estate del 2019.

I pubblici ministeri Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano contestano presunte plusvalenze fittizie nei bilanci del club relativi al triennio 2019-2021, coinvolgendo anche la società Calcio Napoli e il dirigente Andrea Chiavelli.

Le indagini si concentrano su due operazioni di mercato in particolare: l’acquisto di Victor Osimhen dal Lille nel 2020 per oltre 71 milioni di euro, cifra che includeva quattro contropartite tecniche (il portiere Orestis Karnezis e i giovani Liguori, Manzi e Palmieri), e il passaggio di Kostas Manolas dalla Roma al Napoli nel 2019, con contestuale cessione di Amadou Diawara ai giallorossi.

Secondo gli inquirenti, entrambe le operazioni avrebbero generato plusvalenze fittizie per decine di milioni di euro, gonfiando i valori rispetto al reale prezzo di mercato dei giocatori. L’accusa sostiene che tali manovre avrebbero consentito al Napoli di presentare una situazione economico-finanziaria più solida di quanto fosse in realtà.

L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini con il supporto della Guardia di Finanza, potrebbe avere conseguenze anche sul piano sportivo, qualora la Procura federale della Figc decidesse di intervenire.

Gli avvocati Fabio Fulgeri e Lorenzo Contrada, che assistono Laurentis e la S.S.C. Napoli, dichiarano che “i propri assistiti sono assolutamente estranei alle contestazioni, mosse dalla procura di Roma, relative ad irregolarità di natura bilancistica risalenti agli anni 2019-2021”.

Per i legali “appare incomprensibile la decisione di procedere anche nei confronti della S.S.C. Napoli considerando che agli atti risultano depositati pareri redatti da consulenti tecnici e da enti terzi (Assomine) che dimostrano in modo incontrovertibile che il Napoli abbia agito in modo legittimo e rispettoso dei principi contabili italiani. Siamo estremamente convinti che il procedimento si concluderà positivamente”.

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