Ospite della sezione Impact! al Giffoni Film Festival, Aurelio De Laurentiis non delude le attese. Il presidente del Napoli campione d’Italia alterna memoria e provocazione, riflessione e teatro. “Seguendo le orme di papà Luigi e di zio Dino”, racconta, rievocando i suoi inizi nel cinema. Ma è sul calcio che si concentra la parte più accesa dell’intervento, con una lunga tirata sullo stato del sistema italiano.
“Da noi giocano i 37enni e non i 20enni”
“Il calcio italiano è in crisi, i politici pensano che i presidenti siano miliardari eppure dovrebbero sapere che ci sono il 90% dei club in difficoltà – attacca De Laurentiis – È un fenomeno europeo, ma anche nostro. Qui da noi abbiamo un problema con la legge Bossi-Fini, del 2001. Ma da quando Bossi e Fini non ci sono più? E comunque ci viene impedito di avere un numero più alto di extracomunitari, a differenza di altri Paesi. Poi dicono che giocano i 37enni e non i 20enni che sono il futuro. È normale che la Nazionale sia in difficoltà. Bisogna muovere il c… e cambiare, altrimenti tra un paio d’anni si rischia di sparire, perché c’è una B in coma, una A che non riesce a ridursi e costi alle stelle. E qui pare che istituzioni facciano le guerre al calcio”
“Stadio entro tre anni”
Poi passa ai temi di casa Napoli. Il nuovo impianto resta tra le priorità: “Per quanto riguarda lo stadio, lo immagino pronto tra tre anni”.. Più complessa, invece, la questione del centro sportivo: “Ho visitato 25 aree, ma qui ci sono situazioni estreme ovunque, dove non trovi strani sversamenti scopri che c’è l’acqua. Adesso ho scoperto un terreno di una ventina di ettari ma devo verificare la logistica, la possibilità di collegamenti”.
“Champions? Sempre competitivi”
Un passaggio anche sull’impresa tricolore e sull’obiettivo europeo: “Quanto allo scudetto, abbiamo dimostrato che un club con un centinaio di dipendenti può farcela, a differenza di chi ne ha cinque-seicento”, ricorda. E a chi gli chiede se sia possibile alzare la Champions, risponde così: “Per vincere la Champions? Beh, servono vari fattori, coincidenze, il calendario, lo stato di salute dei calciatori. E comunque noi saremo sempre competitivi a tutti i livelli”. Infine, la battuta che chiude il cerchio, tra cinema e nuove tecnologie, con il suo solito stile senza filtri: “L’intelligenza artificiale? Mi arr… La scop… ogni secondo”. Cala il sipario, tra risate e sorrisini.