In ritiro a Roma per un mese, con ritorno in Francia solo per giocare le partite del finale di stagione. Il tecnico del Marsiglia Roberto De Zerbi trova sempre qualche modo per far parlare di sé. Non solo per il suo gioco spettacolare quanto rischioso o perché si vocifera di un suo possibile ritorno su una panchina in Italia. La sua stagione a Marsiglia continua a essere ricca di alti e bassi. Sia sul campo che fuori. Sul campo la squadra mantiene un andamento altalenante. Alle pesanti sconfitte esterne incassate negli ultimi due mesi con Auxerre (3-0), Psg (3-1), Reims (3-1) e Monaco (3-0), ha replicato con le convincenti vittorie con St. Etienne (5-1), Nantes (2-0), Tolosa (3-2) e Montpellier (5-1). Un successo, quest’ultimo, che ha riproiettato la squadra al 2° posto, in piena corsa per uno dei due restanti piazzamenti che garantiscono il pass per la Champions del prossimo anno.
In ritiro a Roma per centrare la Champions
Fuori dal campo il tecnico bresciano si è fatto notare già durante la preparazione estiva per gli stravaganti allenamenti all’alba. Poi, a stagione in corso, per gli sfoghi verso la squadra che, dopo la cancellazione di alcuni giorni di riposo si era anche ammutinata. E ancora, gli attacchi agli arbitri o a qualche allenatore avversario. Adesso ne ha ideata un’altra: proprio per non lasciare nulla d’intentato affinché il Marsiglia centro l’obiettivo Champions ha pensato di portare la squadra per un lungo ritiro vicino Roma, sia per toglierle pressione che per far gruppo.
De Zerbi: “Dobbiamo restare concentrati sul calcio”
“Dobbiamo lavorare sul morale e sull’unione”, ha detto De Zerbi dopo la gara con il Montpellier. “Con Longoria (il presidente) e Medhi Benatia (l’attuale ds), abbiamo pensato di trascorrere qualche settimana insieme per centrare il traguardo. È una cosa meravigliosa e la gente dovrebbe apprezzarla. La società ha fatto di tutto per renderlo possibile. I giocatori hanno accettato, anche se alcuni hanno famiglia. Per un mese tutti i nostri pensieri saranno concentrati sul calcio, così l’anno prossimo giocheremo il martedì e il mercoledì (in Champions League). Non cambierà la vita dei miei giocatori, ma questo potrebbe cambiare le loro carriere”.
Il ds Benatia: “Via da un ambiente malsano”
Il desiderio è lavorare lontano dal clima ritenuto malsano della ‘Commanderie’, il centro d’allenamento del club. Lo stesso Benatia, in un’intervista a ‘La Provence’, pubblicata sabato, ha dichiarato: “Non ho mai visto un ambiente in cui, quando le cose non vanno bene in campo, ci siano persone all’interno del club che cerchino di seminare discordia… La gente pensa sia normale, io invece la chiamo mediocrità”.
Probabile ritiro fino al 17 maggio
L’iniziativa ha preso forma nonostante alcuni ostacoli pratici, come il costo non trascurabile della trasferta. Tutte le possibilità di trovare un luogo adatto nel sud-est della Francia sono state rapidamente scartate a causa della mancanza di centri sportivi idonei disponibili. Allora si è puntato l’occhio sull’Italia e precisamente sulla zona di Roma, dove già da martedì è previsto lo sbarco del Marsiglia. Non si sa ancora ufficialmente per quanto la squadra resterà in ritiro ma non si scarta l’ipotesi che lo faccia fino a fine stagione (l’ultima partita è il 18 maggio con il Rennes).
In Francia solo per disputare le ultime 4 gare
Dal punto di vista logistico, l’OM dovrebbe rientrare il giorno prima delle gare (le prossime due sono contro il Brest il 27 aprile e a Lille il 4 maggio, ndr) per ottemperare agli obblighi mediatici imposti dalla Lega francese (conferenze stampa, allenamenti aperti ai tifosi). Ma potrebbe anche organizzare, a seconda dei risultati, qualche gradito aggiustamento magari allargando il ritiro alle famiglie dei giocatori oppure ospitare qualche media desideroso di mandare un inviato in Italia, attratto dall’ultima idea di De Zerbi.
