MILANO — L’amicizia può rompere gli schemi. Può superare l’ansia del momento e cancellare i comportamenti rituali del pallone. Di solito se la tua squadra è in vantaggio di un gol a pochi minuti dalla fine e il tuo avversario sta per essere espulso, tu sei lì e incoraggi l’arbitro a non aver paura, a estrarre quel cartellino. Cerchi un vantaggio in ogni piccolo gesto, in ogni parola. Ieri Kyle Walker ha rimescolato tutto. Quando al 90’ di Milan-Como il direttore di gara Marchetti, richiamato dal Var, si è avvicinato al suo amico Dele Alli per espellerlo, lui gli si è parato davanti per provare a fermarlo.
La vita dura di Dele Alli
Un gesto a dir poco insolito, sul 2-1 per la squadra di Conceiçao, che ha spaccato i tifosi milanisti sui social. C’è chi apprezza l’etica dell’ex Manchester City (la maggioranza), chi invece lo accusa: “E se Alli, salvato da Walker, avesse segnato il gol del pareggio al 96’?”, si legge in un commento. Il comportamento di Walker è inusuale come lo è la storia di Alli. Non giocava dal 26 febbraio 2023, Besiktas-Antalyaspor, e negli ultimi anni ne ha passate tante: depressione, dipendenze, vecchi traumi che sono tornati a tormentarlo. “Usavo sonniferi e alcol per intorpidire i sentimenti, ho deciso di andare in clinica perché sentivo che stavo perdendo la battaglia. A sei anni sono stato molestato. Sono stato mandato in Africa per imparare la disciplina, poi sono stato rimandato indietro. A sette ho iniziato a fumare, a otto anni a spacciare droga”, ha raccontato nel 2023 in un’intervista a Gary Neville.
Dele Alli, il Como dopo la depressione e gli infortuni
dopo l Si era fermato, a gennaio il Como gli ha teso una mano, facendogli firmare un contratto di un anno e mezzo con scadenza al 30 giugno 2026 e opzione fino al 2027.Gli ha dato fiducia, come ha sempre fatto Walker. Con Alli è cresciuto, hanno giocato insieme al Tottenham dal 2015 al 2017, poi tante volte con la nazionale. Proprio con l’Inghilterra, partita di qualificazione al Mondiale 2018 contro la Slovacchia, a un quarto d’ora dalla fine Alli alza un dito medio, subito ripreso dalle telecamere. La Fifa lo interpreta come un’offesa all’arbitro Turpin e apre un procedimento disciplinare, poi la spiegazione: “Giusto per chiarire, il gesto di stasera era soltanto uno scherzo tra me e il mio grande amico Kyle Walker!”, scrive Dele sui social.
L’amicizia tra Walker e Dele Alli
Compagni di squadra e amici. Circola ancora una foto scattata a una festa di Carnevale ai tempi del Tottenham, in cui Alli e Walker sono vestiti da Ali G e Mrs. Doubtfire. In un vecchio video, invece, si sottopongono alla macchina della verità, con la domanda: “Sono tuo amico?”, a cui entrambi replicano con un deciso “sì”. Risposta certificata dalla macchina, tanti anni dopo espressa con i fatti sul prato di San Siro.