Giovanni Di Lorenzo è stato oggi il protagonista della conferenza stampa da Coverciano, a due giorni dalla prima partita di qualificazione agli Europei contro l'Inghilterra, in programma a 'casa sua', ossia a Napoli. Il difensore ha iniziato parlando di Retegui: “Si è presentato bene, avremo altri giorni per conoscerci meglio perché è la prima volta. Ma al di là delle qualità tecniche si vede che è un ragazzo perbene e noi l'abbiamo subito messo a suo agio".
Ottimista, Di Lorenzo: “Questa Italia non è la più debole delle ultime tre che hanno sfidato l'Inghilterra. Il gruppo è un po' cambiato, ma abbiamo giocatori di grande qualità, con una mentalità importante. Affronteremo l'Inghilterra al meglio delle nostre possibilità, sapendo che davanti abbiamo una grande nazionale".
Con il Napoli è vicinissimo allo scudetto: “Si vede da fuori, parlando del Napoli, che oltre al gioco che esprimiamo ci divertiamo in campo. Era così anche con la Nazionale dell'Europeo, poi qualche risultato ha portato a perdere questa spensieratezza. Dobbiamo ritrovare questo, giocare insieme e con entusiasmo e riprendere a divertirci. Voglio portare un po' del Napoli in questa Nazionale". La gente di Napoli potrà aiutare la Nazionale: “Sulla spinta del Maradona dico che so cosa può dare quella gente, spero ci sia una atmosfera bella anche contro l'Inghilterra perché ci può spingere a ottenere un risultato importante".
Spalletti e Mancini, non così diversi: “Mister Mancini mi ha dato la possibilità di esordire in Nazionale, è il sogno di chiunque inizi a giocare a calcio. Come Spalletti non sta tanto a guardare il nome ma gioca chi merita, questa è una cosa che li accomuna. Spalletti mi ha dato davvero tanto, oltre alla fascia di capitano mi ha migliorato come giocatore e anche di mister Mancini posso dire le stesse cose. Differenze? Non vedo grosse differenze, poi il lavoro quotidiano è diverso da quello che facciamo qui".
È il primo raduno senza Vialli: “Sentiamo la sua assenza. Ne parlammo tra di noi quando purtroppo è venuto a mancare: ci ha lasciato qualcosa di bello, era profondo nelle parole che usava. Ci manca, quella di giovedì sarà la prima gara senza di lui e abbiamo anche un dovere in più, servirà ancora più impegno anche per lui".