“Qualificarsi così è una grande emozione, nel calcio ci si deve credere sempre fino all’ultimo secondo”. Luciano Spalletti non nasconde la soddisfazione per aver tagliato il traguardo degli ottavi al 98’, all’ultimo pallone giocabile contro la Croazia. “Sembrava ormai tutto finito e siamo stati bravi a bravi a tenere la mente lucida. Loro si erano messi dietro e allora bastava uno scambio fatto bene. E così qualcosa è successo. Siamo stati bravi perché a un certo punto si era fatta difficile, avevamo in campo una formazione offensiva ma siamo stati comunque bravi a coprire bene il campo e a rischiare poco”.
Spalletti: “Primo tempo sotto il nostro standard, troppo timidi”
Detto questo il ct azzurro ha qualcosa da ridire sull’atteggiamento della squadra nel primo tempo. “Non riuscivamo a giocare palle pulite in uscita. Siamo stati al di sotto del nostro livello standard. Eravamo troppo timidi. Ci accontentavamo inconsciamente del risultato. Il fatto che il pareggio andava bene ci ha condizionato. Io dico sempre che se produciamo poco realizziamo poco. C’era il modo per fargli male allargando sugli esterni e lo abbiamo fatto troppo poco”. E’ anche per questo che ha deciso di sostituire all’intervallo Pellegrini con Frattesi: “Era un cambio per cercare di osare un po’ di più”, spiega. In conclusione Spalletti non crede che questa Italia manchi di qualità: “No, non credo. Penso, ad esempio, a Jorginho, Barella e Fagioli che hanno disputato una buona partita. Calafiori, poi, è il prototipo di giocatore che sa far tutto. Abbiamo gli uomini per poter giocare alla pari a questi livelli”.
Zaccagni: “Un’emozione che non dimenticherò mai”
Così Mattia Zaccagni, autore del gol decisivo, non sta nella pelle: “E’ un’emozione indescrivibile, una serata che non dimenticherò mai. Si soffre sempre, sia in panchina che in campo. Siamo stati bravi a restare in partita, abbiamo fatto un grande secondo tempo e ci meritiamo questo pareggio. Penso che il ct sia stato bravo a creare questo gruppo, ha preso tutto quello che gli serviva e noi cercheremo di ripagarlo in campo”.
Calafiori: “Non dobbiamo accontentarci degli ottavi”
L’assist a Zaccagni lo ha fornito Riccardo Calafiori, sicuramente tra i migliori in campo. Peccato che il giallo subito nel finale gli farà saltare l’ottavo con la Svizzera: “Pazienza, farò il tifo per i miei compagni. La soddisfazione è comunque enorme, sono contento della qualificazione al turno successivo. Non abbiamo fatto male, in alcuni tratti abbiamo giocato bene. Abbiamo un obiettivo in testa e non possiamo accontentarci solo di aver passato il turno”.
Di Lorenzo: “Ringrazio Spalletti per la fiducia, ci toglieremo altre soddisfazioni”
Giovanni Di Lorenzo si gode il riscatto dopo la brutta prestazione con la Spagna: “Sono stato giustamente criticato in una serata no contro avversari forti. Non sono il giocatore visto contro la Spagna, vado avanti con equilibrio e continuo a lavorare. Stasera sono contento della qualificazione e per il mister perché con lui ho un rapporto bellissimo. Probabilmente con un altro allenatore non avrei giocato, ma per un calciatore sentire la fiducia è importantissimo”. Sulla partita il laterale del Napoli dice: “La partita è stata sofferta, ma l’importante era passare un girone che era tosto e difficile. Pareggiarla all’ultimo è una sensazione bella e siamo contenti. Dobbiamo evidentemente crescere, il tempo è poco e ci portiamo a casa questa qualificazione. A livello di gioco si può fare meglio ma a livello caratteriale la squadra ha dato tutto. Dobbiamo ripartire da questo punto. Questo è un gruppo fatto di grandi calciatori ma anche di grandi persone. Ci meritiamo di andare avanti, adesso inizia il bello e le sfide da dentro e fuori. L’Italia sarà dura da affrontare per chiunque. Sono sicuro che ci toglieremo grandi soddisfazioni”, ha spiegato.
Jorginho: “Il primo tempo? Abbiamo sbagliato tecnicamente”
Jorginho torna sul brutto primo tempo evidenziato da Spalletti: “È vero, abbiamo sbagliato qualche scelta e uscita. Dobbiamo lavorare su questo. Sembravamo accontentarci? Quando giochiamo così lo facciamo per un motivo, per attrarli e giocare dietro le loro spalle. Tecnicamente abbiamo sbagliato e così diventa difficile. Poi nella ripresa abbiamo concesso un gol che si poteva evitare. Dopo abbiamo continuato a spingere con orgoglio e il risultato è arrivato”.