Tra poche ore milioni di italiani si accomoderanno sul divano per Croazia-Italia, partita decisiva per le sorti degli azzurri all’Europeo. Accenderanno la tv col telecomando, il tempo di digitare il numero del canale ed ecco lo stadio di Lipsia. O gli studi televisivi, per chi decide di gustarsi anche il pre partita. Dietro a questi semplici gesti, automatici, c’è però un mondo. Fatto di passione, fatica, organizzazione, aggiornamento tecnologico continuo.
Ferri: “Giornalismo e nuove tecnologie, un binomio che funziona”
Per raccontarlo abbiamo visitato il dietro le quinte di Spagna-Italia, osservando la grande macchina di Sky Sport che trasmetterà oltre 200 ore di diretta fino alla finale del 14 luglio. A colpire, prima di tutto, il numero di professionisti coinvolti: più di ottanta tra tecnici, cameraman, addetti alla produzione, giornalisti inviati, telecronisti, commentatori (l’ultimo acquisto Riccardo Montolivo). Una varietà di competenze che, messe insieme, permettono alla pay tv una messa in onda continua dalla Germania tra approfondimenti, pre partita, gara e post. “Con l’affinarsi delle tecnologie – spiega Federico Ferri, direttore di Sky Sport – il ruolo del giornalista assume sempre più importanza perché si possono fare più cose grazie a strumenti nuovi, leggeri e performanti. Il contrario di ciò che qualcuno ipotizzava qualche tempo fa, quando si temeva l’avanzare dell’automazione. Siamo immersi al cento per cento delle nostre forze nell’Europeo perché il racconto della Nazionale non ha soste. Le persone ci seguono perché dove c’è l’azzurro noi ci siamo, è un lavoro enorme che solo una macchina rodata può gestire”.
La terrazza sullo stadio dello Schalke
Per non perdere neanche un dettaglio, durante Spagna-Italia erano attive 45 telecamere della Uefa e 8 di Sky Sport, “le dedicate”, quelle che permettono di mostrare i richiami di Spalletti a Frattesi o la delusione sul volto di Calafiori dopo l’autogol. Sono state usate anche per inquadrare la magnifica terrazza sul prato dello stadio dello Schalke da cui Federica Masolin ha condotto il pre partita. Una struttura trasparente abbellita da led di ultima generazione che per l’occasione si sono accesi in verde, bianco e rosso. Un regalo agli abbonati studiato da mesi. Come ha spiegato Ferruccio Zanotti, senior manager production sport di Sky Sport, “già a dicembre 2023 abbiamo definito con la Uefa e il Comitato organizzatore spazi, strumentazione e logistica. In corso d’opera si possono fare dei piccoli aggiustamenti, ma il grosso del lavoro è stato pianificato con anticipo vista la grande richiesta da broadcaster di tutto il mondo”.
La macchina di Sky Sport per Euro2024
È come se Sky Sport, da Milano, si fosse trasferita a Gelsenkirchen: c’è la regia che comanda le operazioni, a partire dal coordinamento editoriale che interagisce, in cuffia, con le voci in diretta, comprese quelle di Fabio Caressa e Beppe Bergomi. Ci sono i tecnici del suono, quelli che regolano il colore delle immagini che arrivano da telecamere diverse, tutte in 4K. Dei tecnici specializzati controllano che il segnale, frammentato in tre parti, arrivi correttamente alle sedi di Milano e Roma. E poi la grande macchina delle “macchie”, che in tempo reale seleziona replay e momenti clou per mostrarli al rallentatore ai telespettatori. Un lavoro di squadra, dove ognuno è imprescindibile, che permetterà a milioni di appassionati di premere il tasto “on” e guardare Croazia-Italia seduti comodamente sul divano. Dietro quel click ci sono organizzazione, fatica e passione per la Nazionale.
