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Dimarco in dubbio per la Croazia, botta al polpaccio. Gravina: “Siamo una squadra normale, dobbiamo fare i conti con la realtà”

Il terzino non si è allenato: lunedì potrebbe non esserci. Il presidente della Figc: “Preso il miglior allenatore sul mercato, ma paghiamo l’inesperienza”

ISERLOHN – “Le nostre aspettative devono fare i conti con la realtà”. È quasi spietata l’analisi del presidente della Federcalcio Gabriele Gravina. Chi si aspettava proclami dopo la sconfitta con la Spagna resterà deluso. Il numero uno del calcio italiano abbassa i toni, ma anche le attese: “Siamo una squadra normale”. Ancora di più oggi. Il ct Luciano Spalletti infatti nel match decisivo contro la Croazia dovrà quasi certamente fare a meno di Federico Dimarco. Una botta presa contro la Spagna al polpaccio destro lo potrebbe tagliare fuori dal match decisivo contro i croati: non si allenato, da valutare le possibilità di recupero.

Gravina: “Spalletti il miglior allenatore disponibile”

La presentazione di una collaborazione col ministero per l’ambiente – alla Figc un piccolo contributo economico, in cambio il governo metterà il proprio marchio sullo sviluppo di progetti sulla sostenibilità, a partire da Coverciano – diventa il teatro per fare il punto sull’Europeo degli azzurri. E quella di Gravina, il datore di lavoro della Nazionale, è un’analisi senza inutile pathos: “Abbiamo preso il miglior allenatore sul mercato”, ha detto, “che ha una filosofia chiara e che noi condividiamo. Ma dobbiamo fare i conti con la distanza che ci legano ad altre realtà”. Come la Spagna, per capirci. “Paghiamo la poca esperienza, solo quattro giocatori hanno la media di esperienza internazionale dei giocatori della Croazia. Non basta la storia del Paese a sostenere le aspettative”.

Gravina: “Siamo una squadra normale, paghiamo l’esperienza”

Ecco, le aspettative: Gravina non fa voli pindarici, anzi: “Non gioca solo una squadra in campo. Noi siamo una squadra normale. Per essere speciali bisogna essere sereni, vivere con entusiasmo, avere la spinta dei tifosi che qui aumenta ogni giorno di più e serve anche il supporto di chi deve raccontare. Tutto questo fa sì che possiamo diventare una squadra speciale”. In conclusione, l’ultima doccia ghiacciata sui sogni: “Capisco le aspettative della gente, le nostre sono anche superiori a quelle dei tifosi. Ma dobbiamo fare i conti con la realtà. E affrontarle conoscendo il rischio del risultato”.

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