Per qualche ora Gondomar è il centro del calcio. Tutto il mondo dello sport si stringe intorno al piccolo comune portoghese – nel distretto di Porto – dove sono in corso i funerali di Diogo Jota e suo fratello André Silva, morti in un incidente stradale nella notte tra il 2 e il 3 luglio. Ad accompagnare il corteo funebre, oltre ai parenti delle vittime (l’arrivo di Rute Cardoso, la giovane vedova di Jota e madre dei loro tre bambini piccoli viene accolto da un lungo applauso), c’è la delegazione del Liverpool, l’ultima squadra di Jota. Con il tecnico del club Arne Slot ci sono Endo, Kelleher, van Dijk, Curtis Jones, Andy Robertson, Chiesa, Elliott, Mac Allister, Connor Bradley, Darwin Nunez. Van Dijk e Robertson, in particolare, portano due corone di fiori a forma di maglie da calcio. Sopra i numeri dei due fratelli: il 20 e il 30. Oltre a loro, anche ex compagni di squadra di Jota come Jordan Henderson, James Milner, Thiago Alcantara e Fabinho. Non manca neanche l’affetto dei connazionali: il tecnico del Portogallo Roberto Martinez, Bruno Fernandes, Bernardo Silva e Ruben Neves, il calciatore dell’Al-Hilal presente ai funerali dopo aver giocato, dodici ore fa, i quarti di finale del Mondiale per club negli Stati Uniti.
Le lacrime di Ruben Neves
Insieme al compagno di squadra Joao Cancelo, Neves era scoppiato in lacrime durante il minuto di raccoglimento prima della partita. “Amico, dovunque tu sia, io so che leggerai questo messaggio”, ha scritto su Instagram Ruben. “Siamo una famiglia e non smetteremo mai di esserlo solo perché tu hai deciso di firmare un contratto che ti tiene un po’ più lontano da noi”. Alle 11 le due bare vengono trasportate dalla Cappella della Resurrezione verso la chiesa di Gondomar. Quella di Diogo, tra gli altri, viene portata proprio da Neves; quella di André dai calciatori del Penafiel, il suo ultimo club.
La messa celebrata dal vescovo di Porto
Fuori dalla chiesa, gremita, tantissime persone in lacrime, che ascoltano la messa – celebrata dal vescovo di Porto, Manuel Linda – grazie ad alcuni altoparlanti posizionati per l’occasione. Anche Liverpool è vicinissima al suo campione. Fuori dalla Kop, la celebre curva dello stadio Anfield, la bandiera è a mezz’asta. I tifosi reds hanno riempito l’esterno dell’impianto di corone, maglie e sciarpe.
La decisione del Liverpool
Il Liverpool ha deciso di ritirare la maglia numero 20, oltre a mostrare tutto il suo supporto alla famiglia, garantendo ai parenti i restanti due anni di contratto del calciatore. La notizia, riportata dalla testata portoghese Report, dimostra quanto sia forte l’attaccamento del Liverpool nei confronti di Jota. In questo modo, alla moglie e ai figli andranno circa 10 milioni di euro in due anni. La squadra, in segno di cordoglio, ha poi deciso di rinviare a lunedì la ripresa degli allenamenti. E quando il Liverpool darà il via alla nuova stagione, con la partita della Community Shield contro il Crystal Palace, il mese prossimo, allo stadio di Wembley si potrà sentire risuonare la canzone voluta dai tifosi per ricordare Diogo. Si tratta di una rivisitazione di Bad Moon Rising dei Creedence Clearwater Revival: “Oh, indossa il numero 20, ci porterà alla vittoria, e quando correrà sulla fascia sinistra, si accentrerà e segnerà per il Liverpool. È un ragazzo portoghese, meglio di Figo, non lo sai? Oh, si chiama Diogo!”. La musica per non dimenticare. Anche gli Oasis, nel concerto di venerdì a Cardiff, hanno voluto ricordare i due fratelli, dedicandogli il brano Live Forever, che recita: “Tu ed io vivremo per sempre”.