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Donnarumma, ci risiamo. Ma il Psg ha imparato la lezione dal Milan

Il portiere della Nazionale, a un anno dalla scadenza, ha rifiutato il rinnovo proprio come aveva fatto quattro stagioni fa con i rossoneri. I parigini, però, lo hanno accompagnato all’uscita affidandosi al nuovo arrivato Chevalier. Domani sera i vincitori della Champions a Udine per la Supercoppa europea contro il Tottenham

UDINE – Nel caso Donnarumma, stupisce lo stupore dei francesi. Come il Paris Saint-Germain ha preso Gigio, ora rischia di perderlo: a parametro zero, dopo una trattativa fallita per il rinnovo di contratto. Allora era il Milan, oggi è il Psg, e le cifre in ballo sono altre. Ma la dinamica è la stessa. Rispetto ai rossoneri nell’estate del 2021, oggi i parigini hanno almeno due fortune. La prima: una stagione in più per manovrare, nel tentativo di non restare con un pugno di mosche in mano. Il contratto del portiere scade infatti nel 2026. La seconda: l’esperienza. Essendo stati dalla parte dei cattivi – quelli che mettono sotto contratto il calciatore da svincolato – conoscono bene il modus operandi del portiere della Nazionale italiana e del suo staff quando si tratta di dare il benservito a un club.

Donnarumma e il posto in Nazionale a rischio

La storia si ripete, ma mai in modo identico. Oggi Donnarumma ha quattro anni in più, ha vinto una Champions League ed è in corsa per il Pallone d’oro. Merito suo e del Psg che lo ha messo fra i pali, salvo poi preferirgli Chevalier, che oltre a riflessi da tennista ha piedi da regista. E che domani sera giocherà la Supercoppa europea a Udine contro il Tottenham. Merito anche del Milan, che lo ha cresciuto. I due club, il Milan di Elliott di quattro estati fa e il Paris di Al-Khelaifi, si somigliano poco. Il primo era una società in piena spending review, dopo l’anno e mezzo di pandemia, non poteva certo permettersi di tenere Donnarumma fuori rosa e per questo lo ha corteggiato fino all’ultimo. I qatarini basati a Parigi hanno invece disponibilità economiche tali da poter minacciare Gigio di fare un anno in tribuna – con conseguente rischio per il posto in Nazionale – se dovesse decidere di tenere duro, non firmando il rinnovo al ribasso (8 milioni netti a stagione, contro i 12 di oggi) e rifiutando trasferimenti sgraditi.

Donnarumma, il futuro inglese e la tentazione parametro zero

Per Donnarumma, una stagione di inattività strapagata è una prospettiva rischiosa, soprattutto se l’Italia si qualificherà al prossimo Mondiale americano. Razionalmente, tutte le alternative paiono migliori. Potrebbe rinnovare per un anno, alle condizioni del Psg, e partire in prestito. La seconda: accasarsi subito in un nuovo club, magari uno dei due di Manchester, entrambi determinati a portarlo in Inghilterra. Ma in corsa ci sono anche Bayern Monaco e Real Madrid. L’ipotesi di fare un anno da turista a Parigi, allenandosi da solo e intascando un milione netto al mese (tanto guadagna Gigio), potrebbe avere senso in un solo caso: se il giocatore avesse già un accordo in tasca con un altro club per un trasferimento a zero dopo il 30 giugno 2026. Magari un club italiano: il Napoli, a due passi da casa, a Castellammare. O l’Inter, nella città in cui il Milan lo ha cresciuto e lo ha reso il campione che è.

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