La paura è stata davvero tanta sia per lui che per la sua compagna. Gianluigi Donnarumma e la sua fidanzata Alessia Elefante hanno vissuto una bruttissima esperienza con l'irruzione di ladri nella loro casa a Parigi. Dieci minuti di terrore nella notte fra giovedì e venerdì, dove i due sono stati legati e rapinati per un bottino stimato di circa 500mila euro. Il portiere partirà ora per la tournée in Giappone con il suo PSG.
Così al quotidiano Libero, Donnarumma ha voluto raccontare quanto accaduto: "Trovarsi alle tre di notte gente in casa all'improvviso penso che sia la sensazione peggiore che si possa provare. Io sono stato immobilizzato e Alessia è stata costretta a consegnare tutto ciò che avevamo di prezioso. Non posso entrare troppo nei dettagli, ci sono le indagini in corso".
Donnarumma ha così aggiunto: "Venerdì io e la mia fidanzata abbiamo dovuto lasciare l'appartamento per permettere che venissero effettuati i sopralluoghi ed eseguire gli accertamenti utili alle indagini e ci siamo per il momento appoggiati in un hotel. La paura è stata tantissima, ma ancora di più era che potesse succedere qualcosa ad Alessia. Io ero impotente, legato, non potevo fare nulla".
Attimi di terrore per il portiere del Paris Saint-Germain e della Nazionale, che ha concluso così la testimonianza: "Poi io non mastico così bene il francese ed è stato difficile spiegare a quelle persone dove stessero tutte le cose. Ed era Alessia, ancora adesso spaventatissima, insieme a loro. Attimi davvero concitati e di profondo terrore, soprattutto ho temuto per lei".