TORINO — Il traguardo è vicinissimo, Douglas Luiz è ormai un calciatore della Juventus. L’accordo tra il club bianconero e l’Aston Villa è chiuso: ai Villans andranno 25 milioni di euro oltre a Iling-Junior e Barrenechea, inserito nello scambio dopo il rifiuto di McKennie che sembrava potesse far saltare l’affare. Invece la volontà di entrambi i club e del centrocampista brasiliano hanno prevalso: martedì sosterrà le visite mediche negli Stati Uniti, alla vigilia dell’esordio della Selecao in Coppa America. Alla Juventus sarà riconosciuto anche il 10% sull’eventuale rivendita futura di Iling Junior: i due giovani bianconeri saranno valutati 22 milioni di euro.
Un pezzo pregiato per il centrocampo
A differenza di quanto è accaduto in passato, l’arrivo di Douglas Luiz nel campionato italiano, alla corte di Thiago Motta, non è un tentativo di riciclare un calciatore in fase calante da un campionato più pregiato. Il centrocampista brasiliano è un giocatore vero, sulla cresta dell’onda e nel periodo migliore della sua carriera. Sono passati anche dai suoi piedi i risultati strepitosi dell’Aston Villa di Emery, dalle sue doti di interdizione e di finalizzazione, dalla sua capacità di pescare i compagni ma anche di essere rude quando serve. A lui si affida anche Dorival Junior, ct del Brasile, per vincere la Coppa America ormai alle porte. Un’occasione da cogliere al volo visti i problemi con il Fair Play finanziario dei Villans: la trattativa è chiusa, Giuntoli sta per piazzare il colpo più importante dal suo arrivo in bianconero.
Indispensabile nelle due fasi
Nella stagione dell’Aston Villa, Douglas Luiz è stato un elemento chiave, quasi insostituibile per Emery, tecnico che sa riconoscere il talento ed è un maestro nel valorizzarlo. Il brasiliano è sceso in campo in 53 partite collezionando 4352 minuti: 3002 in Premier League, 901 in Conference League, un punto di riferimento in Inghilterra e in Europa per il tecnico spagnolo. Minutaggio conquistato con la qualità delle sue prestazioni nei cinque anni a Birmingham, l’ultima delle quali chiusa con cifre da stropicciarsi gli occhi: 10 gol, 10 assist ma anche 16 cartellini gialli. Statistiche che riassumono alla perfezione la sua dimensione in campo: il profilo è quello del classico centrocampista box-to-box, capace di recuperare la palla ma anche di creare. Perché, allora, privarsi di un calciatore del genere nell’anno in cui l’Aston Villa ha conquistato l’accesso alla Champions League? I Villans di Monchi hanno necessità di vendere, realizzare circa 70 milioni dalle cessioni per rientrare nel parametro di 105 milioni di sterline di perdite nel triennio. E Giuntoli ha fiutato l’affare fiondandosi rapidamente sul brasiliano.
Un jolly per la mediana bianconera
Troppo spesso, quando si è nel pieno del mercato, ci si inerpica in ragionamenti complessi sulla convivenza tra compagni di reparto. Douglas Luiz, se confermerà le doti mostrate in Premier anche in Serie A, non presenta questo problema: la sua duttilità gli permette di giocare in ogni posizione centrale, sia nel centrocampo a due che a tre. Nonostante non sia altissimo (176 cm), ha un dinamismo e una fisicità fuori dal comune: può giocare a fianco a Locatelli o Fagioli, mezz’ala nel centrocampo a tre con un regista al centro viste anche le sue doti di inserimento che l’hanno portato in doppia cifra stagionale per gol e assist, grazie anche alla sua precisione dal dischetto e sui calci da fermo. L’inserimento nello spogliatoio bianconero, poi, potrebbe essere facilitato dalla presenza di Bremer e Danilo, con cui condivide la maglia della nazionale verdeoro. I segnali sono quelli del grande colpo di mercato per i bianconeri: la Juventus riparte da un allenatore italo-brasiliano ma anche da un centrocampista carioca.