TORINO – Quest’estate tra Torino e Birmingham si sono mossi tre giocatori e un’ottantina di milioni di euro, ma nessuno dei tre (i soldi sono invece in cassa) ci sarà nei giorni di Aston Villa-Juventus, sfida di gran fascino che si ripropone dopo 41 anni: nel 1983 valeva per i quarti di finale della Coppa dei Campioni e i bianconeri futuri finalisti (persero con l’Amburgo) eliminarono i detentori del trofeo. È stata l’ultima partita in Champions dei Villans prima del loro ritorno in questa stagione, e di nuovo con la Juve sul cammino.
Iling-Junior e Barrenechea di passaggio ai Villans
Suggestioni, che non riguardano né Douglas Luiz, sempre impegnato a curare i suoi irrisolvibili acciacchi, né Iling-Junior e Barrenechea, i due ragazzi che in estate il club inglese ha pagato a peso d’oro (14 milioni l’esterno e 8 il mediano, bonus esclusi) ma che non ha nemmeno mai aggregato alla prima squadra. Oggi uno è in prestito al Bologna, l’altro al Valencia, penultimo in Liga. Non giocano tantissimo.
Douglas Luiz fuori da oltre un mese
Douglas Luiz invece di milioni ne è costati 51,5 (è stato il primo acquisto juventino e il secondo più caro dopo Koopmeiners), però non gioca tantissimo nemmeno lui. Anzi, è più di un mese che non gioca proprio più e per almeno due settimane continuerà a non farlo: si era fermato per un dolorino muscolare nel riscaldamento di Juventus-Stoccarda, il 22 ottobre (sarebbe stata la sua prima presenza da titolare in Champions dopo le due in otto partite di campionato), gli esami esclusero lesioni ma da allora non ha più messo piede in campo anche se due settimane più tardi era in panchina a Lille.
La scintilla mai scattata con Thiago Motta
La ragione per cui sta fuori è un edema muscolare che non si riassorbe e gli procura fastidio, anche se le fibre sono intatte. Poi, certo, c’è anche il fatto che l’inserimento del brasiliano è stato problematico, che la scintilla con Thiago Motta non è mai scattata, che persino la sua fidanzata Alisha Lehmann nella Juventus Women non gioca quasi mai e insomma quei 51 milioni e mezzo non avevano dato frutti nemmeno prima che il centrocampista, cinque brillanti stagioni all’Aston Villa tra il 2019 e il 2024, incappasse in questo infortunio.
Il peso della Copa America
Di sicuro, Douglas Luiz è tornato spompato dalla Copa America e non ha mai trovato la forma. Lo stesso vale per Danilo e Nico Gonzalez, che sono rientrati dal torneo giocato negli Stati Uniti con la lingua di fuori. Danilo e Luiz sono arrivati a Torino e sono stati buttati subito nella mischia (Motta aveva gli uomini contati, visto che il mercato gli ha consegnato molti rinforzi solamente a fine agosto), non hanno avuto il tempo di mettersi al pari dei compagni e ci sta che, inseguendo la forma con l’affanno nella fretta, il rischio d’infortunio aumentasse. E non essere di buonumore né sentirsi coinvolti peggiora la situazione.
La ricaduta di Nico Gonzalez
Nico Gonzalez ha avuto invece un lungo periodo cuscinetto tra la Copa America e l’arrivo alla Juve, ma l’ha passato ai margini della Fiorentina senza allenarsi a pieno ritmo. Così ha giocato per un mese e poi si è rotto, ma nel suo caso contano anche i trascorsi: l’argentino ha uno storico di infortuni decisamente preoccupante e i muscoli vulnerabili non gli hanno dato tregua nemmeno a Torino. Si è fatto male a Lipsia il 2 ottobre e ha avuto una ricaduta un mese dopo alla vigilia del derby, colpa di una vecchia cicatrice che periodicamente torna a farsi sentire. Non potrà mai giocare 50 partite a stagione e andrebbe gestito quando gli impegni sono tre a settimana (e nonostante questo è stato pagato 36 milioni più 5 di bonus), ma i guai fisici – specie quelli a lunga scadenza di Milik, Bremer e Cabal – hanno ristretto la rosa oltremisura e molti giocatori hanno dovuto essere spremuti.
Con l’Aston Villa out McKennie e Vlahovic
La conseguenza è che a Birmingham non ci saranno nemmeno McKennie e Vlahovic, fermati da infortuni di poco conto ma sufficientemente incisivi per sottrarli a una trasferta così importante, che la Juve affronterà di fatto con undici titolari e un solo cambio per reparto: Danilo in difesa, Fagioli a centrocampo e Mbangula in attacco, dove stavolta il centravanti sarà Weah. Nessuno verrà aggregato dalla Next Gen a parte Rouhi, che però fa parte ormai stabilmente della rosa della prima squadra.
Vlahovic e McKennie dovrebbero rientrare domenica prossima a Lecce, mentre a Nico Gonzalez e Douglas Luiz servirà come minimo un’altra settimana. Thiago Motta conta di riaverli il 7 dicembre per Juventus-Bologna, ma nel frattempo incrocia le dita ed evita di farsi troppe illusioni.