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Dribbling, gol e tanto lavoro oscuro: la trasformazione tattica di Politano

La “ seconda” carriera dell’esterno mancino Adesso è più completo e punta alla Nazionale

Amore a seconda vista. Perché non tutte le storie d’amore cominciano con un colpo di fulmine. È il caso del feeling sportivo tra Matteo Politano e Antonio Conte. All’Inter hanno trascorso insieme un anno e mezzo senza che scattasse la famosa scintilla: Politano era di difficile collocazione nel 3-5-2, tanto che a gennaio 2020 decise di lasciare i nerazzurri e accettò proprio il Napoli. Conte avrebbe voluto Spinazzola (ma lo scambio con la Roma fallì) e adesso se li ritrova tutti e due in azzurro. La storia con Politano è diventata intensa in pochi mesi ed il merito è soprattutto dell’attaccante romano che ha interpretato il suo ruolo di esterno offensivo in maniera diversa. Cerca il gol ma sa anche a farsi rispettare in fase di non possesso. È stata la miscela giusta per conquistare un allenatore che fa del concetto di equilibrio un suo caposaldo per costruire un Napoli da scudetto.

Politano si è dimostrato prezioso nel 3-4-2-1 ma anche nel nuovo abito tattico cucito da Conte per consentire a McTominay di esprimersi al meglio. La prestazione con il Monza è stato quasi uno spot del nuovo Politano: ha segnato il gol del vantaggio (da dieci anni va a segno almeno una volta in Serie A) ma poi ha stretto i denti e difeso con grande applicazione. È stato lo stesso Conte ad applaudirlo al termine della partita: «Sono contento per la sua prova. Ha fatto tutto ».Politano è ovviamente soddisfatto e punta ad un altro traguardo: «Voglio riconquistare la Nazionale italiana». Luciano Spalletti lo ha visto dal vivo con il Monza e poi ha aperto ad un suo ritorno: « Ha ancora un’età accessibile per il progetto. È nei nostri pensieri ». Nel frattempo domani c’è il Como e Politano non ha alcuna intenzione di fermarsi. Sarà nuovamente protagonista. In questo momento ha vinto il ballottaggio con David Neres. Il brasiliano è stato uno degli acquisti più importanti dell’estate: il Napoli lo ha pagato 30 milioni di euro al Benfica. Neres è più attaccante rispetto a Politano e ha meno attitudini difensive. Finora ha già collezionato un gol ( contro il Palermo) e 4 assist, quindi resta molto prezioso per la manovra offensiva azzurra, ma al momento Conte lo considera più incisivo in corso d’opera: entra e può fare la differenza con le sue accelerazioni.

Dal primo minuto tocca a Politano che completerà il quartetto offensivo con Kvaratskhelia, Lukaku ( dal Belgio comunicano la sua nuova rinuncia alla Nazionale perle gare di ottobre) e McTominay. La scelta per quanto riguarda la formazione è praticamente fatta: l’allenatore è intenzionato a confermare lo stesso undici che ha battuto il Monza domenica scorsa. Squadra che ( con) vince, non si cambia. La svolta tattica voluta da Conte sta funzionando e adesso l’allenatore punta a consolidare i meccanismi. Con Politano punto di forza. Perché non tutte le storie d’amore cominciano con il colpo di fulmine.

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