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Ecco il giro di vite per salvare il calcio

Si corre ai ripari, magari anche in ritardo, ma si cerca di salvare il sistema-calcio sempre più in crisi. Il consiglio federale della Figc ha deciso un giro di vite, non ancora dalla prossima stagione, visto che le iscrizioni ai campionati sono vicine, ma dal 2026-2027.

Con specifico riferimento alla Lega Pro, si è deciso infatti di dare delega al presidente federale Gabriele Gravina per l’adozione già dalla stagione 2026-2027 degli indici e degli indicatori (più severi di quelli attuali) per l’iscrizione al campionato, in anticipo rispetto a quanto era stato previsto dal Piano Strategico del Calcio Italiano approvato nel marzo 2024.

Anche alla luce dell’esclusione di Taranto e Turris dal campionato di Serie C, una pessima figura, e dei tanti casi di penalizzazioni, Gabriele Gravina ha ribadito la necessità di una riflessione complessiva sui format: “Le criticità evidenziano dei momenti di grande sofferenza all’interno del sistema. Nascondersi dietro a un dito, continuando a dire che in Serie C le squadre falliscono da sempre (vedi Spy Calcio del 21 marzo), non è più accettabile se vogliamo salvaguardare le competizioni e il valore del brand della Lega Pro e del calcio italiano”. Su proposta del presidente federale, e anche su richiesta di Matteo Marani, n.1 della Lega di Serie C, sono stati quindi condivisi alcuni principi che verranno implementati già dall’inizio della prossima stagione: garanzia all’atto dell’ammissione di aver sanato tutte le pendenze della stagione precedente (siamo sicuri che Taranto e Turris avevano i requisiti per potersi iscrivere al campionato?); obbligo di vincolare l’erogazione dei contributi da parte della Lega alla regolarità dei pagamenti ai tesserati da parte del club; in caso di passaggio di proprietà di un club, l’introduzione dell’obbligo per i nuovi acquirenti di prestare idonee garanzie a copertura del debito sportivo non solo pregresso (com’è attualmente), ma anche a quello che maturerà a fino al termine della stagione. Si vogliono evitare fallimenti in corso come quest’anno. Si alzeranno anche le cifre per i ripescaggi. Si è sulla buona strada adesso ma resta il problema di sempre, e non solo in C, di un costo del lavoro troppo alto. In Serie B ad esempio c’è un club che spende quasi 50 milioni all’anno per gli stipendi dei calciatori e non si sa nemmeno se riuscirà ad arrivare in serie A. Si aspetta che il governo metta mano alla legge Melandri (e nomini un commissario per gli stadi).

Demetrio Albertini lascia il calcio (e si dedica al padel…)

Un passo indietro di Demetrio Albertini. Gravina ha in formato i consiglieri federali che l’ex campione ha deciso di lasciare il Settore tecnico della Figc: il consiglio procederà al rinnovo nel prossimo mese di giugno. “In occasione della mia candidatura – ha sottolineato Gravina – avevo presentato un progetto su cui anche Albertini ha dato il suo importante contributo, un nuovo organismo che metterà insieme tre macro aree come Settore Tecnico, Settore Giovanile e Club Italia. È di fatto in atto una nuova linea progettuale che ritengo particolarmente innovativa e di valorizzazione dei nostri giovani. Sarà mia cura, per non disperdere la sua energia effervescente, coinvolgere in futuro Demetrio, che ha maturato un’esperienza ventennale all’interno del mondo del calcio”. Albertini è un manager (ha tentato anche la scalata alla Figc) e imprenditore, molto impegnato adesso a Milano nel campo del padel. Al suo posto, al Settore Tecnico arriverà Mario Beretta.

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