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Empoli-Juventus 0-0: i bianconeri non sanno più segnare

Dopo i 6 gol tra Como e Verona, la squadra di Thiago Motta ha smarrito la via del gol nelle ultime due gare. I toscani confermano la bontà del loro gioco

EMPOLI – Per adesso la Juventus di Thiago Motta è molto più allegriana di quanto si potesse immaginare: continua a non perdere, continua a non subire gol (anche se l’Empoli l’ha messa in difficoltà più degli avversari delle prime tre partite tutti assieme) ma intanto inanella un altro 0-0, il secondo consecutivo. Controlla il gioco (66% di possesso palla), tiene alta la zona di controllo ma punge pochissimo, perché la palla arriva di rado in area: in tutto il tempo ha creato appena tre occasioni da reti serie contro le due empolesi, non abbastanza per vincere una partita in cui la sua superiorità tecnica era netta.

«La cronaca della gara»

Stavolta Motta ha rotto gli indugi e rovesciato sul campo praticamente tutto ciò che il mercato multimilionario gli ha offerto, rinunciando soltanto a Thuram, ancora in condizione imperfette, e all’infortunato Conçeicão oltre a Cabal che però, in linea teorica, non fa parte dell’undici migliore, molto simile a quello schierato a Empoli, dove la vera sorpresa è stata la scelta di Perin al posto di Di Gregorio tra i pali. Ma Thiago Motta queste cose le fa. Resta il fatto che la Juve piena di talento e di campioni ha faticato dannatamente a ingranare: le è mancata la spigliatezza con cui i giovani l’avevano invece sospinta nelle prime due giornate e l’impressione è che la squadra in campo abbia passato troppo tempo a ragionare sulle cose da fare (tempi, movimenti, spazi), come se non le avesse ancora memorizzate. E ci può anche stare, visto che quelli che avevano giocato ad agosto erano stati addestrati da Motta per tutto il ritiro, mentre molti dei nuovi hanno fatto in tempo a ricevere soltanto un’infarinatura.

Primo tempo sotto ritmo

Fatto sta il primo tempo è filato via a ritmi bassi e con esagerata circospezione. Ne ha tratto giovamento l’Empoli, che piano piano ha preso coraggio, ha capito che la disposizione del centrocampo, con Goglichidze che saliva spesso per marcare una mezzala, prevalentemente Douglas Luiz, non l’avrebbe messo in difficoltà e ha provato a sfibrare la Juve, sempre solidissima in difesa, con una qualche verticalizzazione improvvisa. Il primo tiro in porta è stato di Maleh, mentre per vedere la Juve nell’area altrui è stato necessario aspettare un colpo di testa di Gatti (36’), che Vasquez ha tolto da sotto la traversa con un bel riflesso.

Vasquez sulla strada degli attaccanti della Juve

Dopo l’intervallo la Juve ha però cambiato marcia, non solo alzando il baricentro (già nella seconda parte del primo tempo Locatelli aveva avanzato la sua posizione) ma soprattutto aumentando la velocità dello scorrimento del pallone, che fin lì era stato mosso davvero molto lentamente. I bianconeri hanno una cifra tecnica notevolissima e forse non ancora abbastanza apprezzata e quando hanno cominciato a sfruttarla l’Empoli ha passato davvero un brutto quarto d’ora, perché ha compresso Empoli in 25 metri anche se l’azione più bella è stata un fulminante contropiede rifinito da Gonzalez per Vlahovic, che però ha tirato addosso a Vasquez in uscita bassa (50’). Poco più tardi il portiere colombiano di proprietà del Milan si è superato con una parata d’istinto, e che istinto, su una deviazione ravvicinata di Koopmeiners: la Juve non è saputa andare oltre a queste due punture di spillo, consentendo all’Empoli di riorganizzarsi e superare i momenti di sbandamento che l’avevano fatto traballare quando la Juve ha cambiato atteggiamento.

E alla fine Gatti evita il peggio

Motta ha azzardato quattro cambi in un colpo solo senza ricavarne granché, anzi: i ritmi si sono di nuovo annacquati e la manovra ha perso quella fluidità durata appena un quarto d’ora. L’Empoli, tignoso su ogni pallone ma anche spavaldo nel contrattaccare appena ha potuto, ha creato un buona opportunità con Grassi, il cui destro è stato parato da Perin, e ha finito addirittura per rasentare l’impresa con uno splendido contropiede condotto da Ekong e Pellegri che, al quinto minuto di recupero, ha liberato Gyasi in area, ma il diagonale dell’esterno è stato respinto da una portentosa spaccata di Gatti. Cosicché, alla fine quelli usciti con l’amaro in bocca sono stati i tifosi di casa.

Empoli (3-4-2-1) Vasquez 7 – Goglichidze 6.5, Ismajli 7, Viti 6.5 – Gyasi 6.5, Henderson 6 (44’ st Haas sv), Grassi 6.5 (32’ st Anjorin sv), Pezzella 6.5 – Esposito 5.5 (32’ st Ekong 6.5), Maleh 6.5 – Colombo 6 (18’ st Pellegri 6). All. D’Aversa (in panchina Sullo) 7.

Juventus (4-1-4-1) Perin 6.5 – Kalulu 6.5, Gatti 7, Bremer 6, Cambiaso 6 – Locatelli 5.5 (22’ Thuram 5.5) – Gonzalez 5 (22’ st Weah 6), Koopmeiners 5, Douglas Luiz 5 (22’ st Fagioli 6), Yildiz 5.5 (22’ st Mbangula 5.5) – Vlahovic 5. All. Thiago Motta 5.5.

Arbitro: Di Bello 6.

Note: ammoniti Bremer, Thuram, Pellegri. Spettatori 15.715.

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