Ultimi 90 minuti di Serie A per questo weekend che deciderà chi potrà cucirsi lo scudetto sul petto. L’Inter è impegnato in casa contro la Sampdoria, mentre il Milan è atteso dalla trasferta di Reggio Emilia, contro il Sassuolo. In classifica le due squadre sono separate da due punti: ai rossoneri basta anche un pareggio, mentre i nerazzurri devono vincere sperando che i cugini perdano. Un eventuale arrivo a pari punti, premierebbe il Milan, in virtù dei risultati negli scontri diretti.
Sven Goran Eriksson, ex allenatore proprio di Simone Inzaghi alla Lazio, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, nella quale ha parlato dell’impresa che consegnò alla sua squadra lo scudetto all’ultima giornata quando era 2 punti in ritardo rispetto alla Juventus. Sono passati ormai 22 anni da quel giorno, ma il ricordo dell’ex tecnico, è ancora piuttosto vivo nei suoi ricordi.
Il Milan, quanto meno sulla carta, potendo contare su due risultati, è senza dubbio favorito, ma nel calcio a volte accade, che non tutto vada per il verso giusto.
“Nella vita la parola ‘mai’ non deve esistere. Può succedere tutto, anche le cose in apparenza più impossibili possono capitare: l’importante è crederci sempre e impegnarsi fino alla fine. Sono certo che Simone e tutta la squadra ne sono convinti. Il mio merito per lo scudetto del 2000 è che, nonostante tutto, un mese prima ci credevo, mentre nessuno intorno a me aveva quello stesso pensiero. Perché pensare il contrario in partenza? Perché dare qualcosa per scontato? La sorpresa nel calcio può succedere sempre. Magari a Reggio Emilia inizia a piovere come a Perugia…”.