La stagione calcistica è appena giunta a metà, ma Eziolino Capuano da Salerno, 60 anni compiuti pochi giorni fa, la può già incorniciare come la peggiore di una carriera molto particolare, fatta di tantissime squadre e 29 campionati, ma anche spesso vissuta sul filo. Da agosto a gennaio 3 squadre e altrettanti esoneri. Dopo Taranto e Foggia, l’ultimo a Trapani, con tanto di coda polemica con la società del presidente Antonini. Alla base della decisione, secondo quanto comunicato dalla società, ci sarebbero “irriguardose condotte e gravi offese rivolte all’intera squadra, portando i giocatori, all’unanimità, a richiedere l’allontanamento del mister”. Sfuriate che nel corso della sua lunga carriera hanno reso Capuano un personaggio discusso (e multato) ma anche molto popolare. I suoi sfoghi contro i giocatori dopo partite non andate per il verso giusto sono diventati dei veri e proprio cult sul web.
Una storia partita male e finita peggio
Una avventura finita male e le cui avvisaglie erano state chiare prima con la rovinosa sconfitta interna (0-3) con il Crotone, poi con il ko in trasferta contro la Juventus Next Gen. Una stagione incredibile quindi, partita con il Taranto, bei propositi seguiti però con il disimpegno della dirigenza. Una squadra già allo sbandi in partenza, Capuano aveva provato almeno a parole a fare il salvatore della patria salvo poi mandare una serie di certificati medici che di fatto ne avevano sancito l’allontanamento.
La parentesi a Foggia, poi a Trapani
Poi è stata la volta del Foggia. Tanta attesa ma a conti fatti appena 5 punti in altrettante gare e un altro esonero. Quindi la chiamata del Trapani, che aveva allenato 25 anni fa a dire il verso senza grandi risultati vista la retrocessione del campionato di serie D. Il resto è storia nota, tra parole grosse e un primato di esoneri di cui Capuano avrebbe volentieri fatto a meno.