FIRENZE – Grida la sua rabbia e prova di nuovo a voltare pagina, Nicolò Fagioli. Protagonista suo malgrado dei nuovi sviluppi del caso scommesse illegali. “Ho pagato il mio debito con la giustizia — scrive sui social il centrocampista di proprietà della Juventus, in prestito alla Fiorentina — con una condanna e una sacrosanta squalifica, con umiliazioni continue e giustificate, con la vergogna provata e con il rischio di non rialzarmi più. Vedere ora tutto questo accanimento mediatico mi sta facendo rivivere quei fantasmi”.
L’attacco di Fagioli
Poco prima il suo legale, Armando Simbari, aveva incontrato i pm di Milano. “Ho sbagliato, ho pagato, senza aver fatto male a nessuno se non a me stesso e alle persone accanto a me — scrive ancora Fagioli — Ora ho tutto il diritto di rialzarmi. Avevo 19 anni all’epoca dei fatti e la ludopatia aveva preso il sopravvento su di me. Me ne sono pentito, ma la vita mi ha dato una seconda opportunità e la vorrei cogliere, avendo già scontato tutto ciò che dovevo scontare. Chiedo rispetto adesso, dopo aver affrontato un processo, preso una giusta condanna. Chiedo scusa a tutti i colleghi, a tutti gli amici che, a causa dei miei errori si trovano, loro malgrado coinvolti o nominati in questa situazione solo per avermi aiutato. E ringrazio la Fiorentina, la Juventus, gli amici e la mia famiglia, che non hanno mai smesso di supportarmi e aiutarmi in un momento difficile. Anche se li ho sicuramente delusi”.
Le carte dell’inchiesta in arrivo in Figc
Domenica è sceso in campo nel pareggio della Fiorentina col Parma. Su di lui pende un diritto di riscatto che i viola vorrebbero esercitare. Intanto il procuratore Figc Giuseppe Chinè sta aspettando le carte della Procura di Milano per capire se ci siano altre violazioni delle norme sportive rispetto a quelle già emerse che hanno portato Fagioli a patteggiare 7 mesi di squalifica, già scontati. All’epoca Fagioli non aveva detto di aver introdotto al gioco più di un compagno, né aveva parlato del ruolo nella vicenda dell’arbitro di serie D Pietro Marinoni. Resta da capire quanta voglia abbia il pm del calcio di riaprire quel vaso di Pandora dopo che Fagioli e Tonali hanno concluso ormai da quasi un anno un lungo percorso di riabilitazione.