Rotterdam – Più che i fantastici quattro, i disastrosi undici: c’è sempre un Milan peggiore di quanto si possa immaginare, come se questa squadra avesse il bisogno fisico di interrompere di colpo ogni accenno di risalita. Questi play-off se li era meritati con l’invereconda prestazione di Zagabria ma Rotterdam non è poi stata molto diversa, considerando che nel frattempo sono arrivati tre giocatori nuovi e molto forti e che sembrava la volta buona per lasciarsi alle spalle tutti i problemacci della prima metà della stagione. Macché. La sconfitta del De Kuip sarà rimediabile, ma sarebbe più utile rimediare a questo continuo andirivieni tra l’orlo della crisi e la guarigione definitiva, invece di destreggiarsi pericolosamente tra una e l’altra, in un equilibrio impossibile. Il bello è che i rossoneri queste cose le sanno ma non le applicano, come ha ammesso Leao: «Non siamo stati all’altezza di una partita di Champions. Dobbiamo imparare da oggi per il ritorno in casa. Dovevamo mettere la stessa aggressività che hanno messo loro. Se lo faremo, vinceremo di sicuro».
«La cronaca della gara»
Una prestazione inferiore anche a quella di Zagabria
Il Milan è andato anche peggio che a Zagabria, perché là aveva dato una snobistica dimostrazione di disinteresse, mentre nella bolgia del De Kuip — pioggia e insulti, freddo e bollori, tifosi tutti in piedi come si usava una volta — eccome se era interessato, ma non ha capito un tubo di come fare per interessarsi. Il Feyenoord è in crisi nera, ha un allenatore ad interim (somaticamente una via di mezzo tra Giroud ed Eugenio Finardi), mezza squadra malata e il suo giocatore migliore come avversario, eppure ha strapazzato il Milan con la forza dell’incoscienza, giocando il calcio che sapeva fare quando lo allenava Slot e sembrava un piccolo Liverpool: che ritmi, che velocità, che incoscienza. Certo, ha aiutato il gol segnato in fretta da Paixao grazie alla paperissima di Maignan, ma poi l’aletta brasiliana continuerà a mettere in croce Walker (traversa spolverata al 37’, colpaccio tentato dalla metà campo nella ripresa) così come i terzini in sovrapposizione o i centrocampisti in incursione, Timber specialmente.
I fantastici quattro danno solo problemi
Il Milan è andato a rimorchio, sempre con il fiato grosso. La presenza dei favolosi quattro ha senz’altro posto dei problemi di equilibrio (l’unico a darci dentro coi rientri è stato Pulisic), ma le falle tattiche sono state una conseguenza dei vuoti mentali o se vogliamo cardiaci, perché di cuore se n’è visto poco o casomai troppo, nel caso di Gimenez: il messicano praticamente non ha giocato, letteralmente paralizzato dall’emozione per il ritorno nello stadio che fino a una settimana fa era stato casa sua, lui che ancora abita a quattro fermate di tram da qui. Non si può fargliene una colpa, un’anima in subbuglio può fare di questi scherzi, ma Conceiçao doveva capirlo e toglierlo prima (quando l’ha fatto, il De Kuip gli ha dedicato un’ovazione e lui s’è commosso), invece di lasciarlo sobbollire in quella confusione emotiva. Ma gli altri, invece? Leao, per dirne uno, è andato regolarmente a infilarsi in qualche vicolo cieco, valga per tutti la corsa di 50 metri a campo aperto al 40’, finita con la rimonta del terzinotto Read, 18 anni, e un frontale col portiere (di riserva) Wellenreuther. Il Milan non ha saputo dedicarsi a qualcosa di conveniente nemmeno quando il Feyenoord ha dovuto chetarsi, e i contropiede olandesi sono stati più pungenti delle punturine di Joao Felix. Che brutta figura.
Feyenoord (4-3-3) Wellenreuther 6 – Read 7 (35’ st Mitchell sv), Beelen 6.5, Hancko 6.5, Smal 7 (25’ st Bueno 6) – Milambo 6.5, Moder 6, Timber 7 (35’ st Osman sv) – Hadj Moussa 6.5, Ueda 5.5 (1’ st Carranza 6), Paixao 7.5 (40’ st Ivanusec sv). All. Bosschaart 7.
Milan (4-2-3-1) Maignan 4.5 – Walker 4.5, Thiaw 5.5 (15’ st Tomori 6), Pavlovic 6.5, Hernandez 5 – Fofana 6, Reijnders 5 – Pulisic 5.5 (15’ st Chukwueze 6), Joao Felix 5, Leao 4.5 (37’ st Camarda sv) – Gimenez 5 (37’ st Abraham sv). All. Conceiçao 5.
Arbitro: Sanchez (Spa) 6.5.
Rete: 4’ pt Paixao
Note: ammoniti Thiaw, Smal, Milambo. Spettatori 45 mila circa.