Firenze – Con Moise Kean tutto è possibile. Che leader, che lottatore. Ma soprattutto, che bomber. La Fiorentina nel suo momento migliore, avanti di una rete dopo la vittoria conquistata in Slovenia incredibilmente soffre? Nessun problema, ci pensa Moise. Un pallone sui suoi piedi e la rete che chiude ogni speranza al Celje e di fatto spedisce i viola in semifinale di Conference League dove tra l’1 e l’8 maggio (andata in trasferta) se la vedrà col Betis che ha eliminato il Jagiellonia. E pensare che era stato Mandragora, nel primo tempo, a sbloccare la sfida e a indirizzarla sempre più verso la Fiorentina. Il filtrante di Pongracic, il diagonale del centrocampista che ci ha preso gusto a segnare.
«La cronaca della gara»
Una partenza brivido nel secondo tempo della Fiorentina
Dunque una gestione non impeccabile, specie nel secondo tempo. Palladino che ritarda i cambi, il Celje che ci crede e segna il pari con Matko e poi col vantaggio di Nemanic. I viola sbandano un po’ ma poi, su invenzione di Mandragora, è Moise a muoversi sul filo del fuorigioco e a battere Silva. La Fiorentina segna altre due volte ma entrambe le reti vengono giustamente annullate. Dunque i cambi, qualche brivido e anche quel “parla parla” mimato con le mani da parte di Palladino all’indirizzo del collega Riera che prima della sfida di ritorno aveva detto alla Fiorentina di preparare meglio la gara per evitare ribaltoni. Parole che hanno provocato, secondo i viola, alle quali il tecnico di casa ha voluto rispondere coi fatti nel giorno del suo 41 esimo compleanno.
Mandragora sembra chiuderla…
Nel primo tempo la Fiorentina comanda il gioco. De Gea compie una prodezza sul tiro di Svetlin ma poi le occasioni sono tutte per i viola. Le teste di Mandragora e Ranieri, con quest’ultimo che da due passi non riesce ad angolare. Il tiro di Kean, le incursioni di Gudmundsson. D’altronde Palladino aveva schierato la formazione migliore in assoluto, senza pensare alle rotazioni funzionali al campionato. L’obiettivo è quello di vincere e di non dare niente per scontato. Assente Dodo per squalifica e rimpiazzato da Folorunsho. La formazione scelta era quella titolare: la linea difensiva con Comuzzo, Pongracic e Ranieri, il centrocampo con Cataldi in regia e Mandragora con Fagioli ai suoi fianchi insieme a Parisi largo a sinistra con Gosens tornato a disposizione in panchina. In attacco Gud a supporto di Kean. La rete del vantaggio arriva al 37’, quando Pongracic si veste da centrocampista e serve con un filtrante Mandragora abile a muoversi sul filo del fuorigioco e a battere Silva con un diagonale preciso. Il suo settimo gol in stagione, il quinto in Conference League.
…ma alla fine ci deve pensare Kean
Nella ripresa i viola calano nel ritmo e il Celje ci crede. Trova il pari con Matko, tra i migliori in assoluto, e poi continua a giocare approfittando anche di qualche sbandata dei padroni di casa. Dunque il vantaggio momentaneo, con Nemanic che da calcio d’angolo anticipa tutti e batte De Gea. Ma la Fiorentina ha Moise Kean e questo fa tutta la differenza del mondo. Mandragora lo trova, Moise risponde presente con un diagonale che batte Silva e la sua Griddy Dance ormai in loop. Si tratta del 23 esimo gol stagionale per l’attaccante, il numero 26 considerando anche le tre marcature in nazionale. Che giocatore. Nel finale qualche brivido, certo. Ma la Fiorentina chiude i discorsi e il pari basta per volare in semifinale dove affronterà il Betis.
Fiorentina (3-5-2): De Gea 6.5 – Pongracic 6.5, Comuzzo 5.5, Ranieri 6 – Folorunsho 6.5, Mandragora 7 (45’ st Adli sv), Cataldi 6, Fagioli 6 (35’ st Richardson 6), Parisi 5 (35’ st Gosens sv) – Gudmundsson 5.5 (45’ st Beltran sv), Kean 7. All. Palladino 6.5.
Celje (4-2-3-1): Silva 5 – Nieto 5.5, Vuklisevic 6, Nemanic 6.5, Karnicnik 6 – Zabukovnik 5.5, Kvesic 5.5 – Delaurier 6, Seslar 6.5, Svetlin 7 – Matko 7 (45’ st Edmilson sv). All. Riera 6.
Arbitro: Pinheiro (Por) 6.
Marcatori: 37’ pt Mandragora, 8’ st Matko, 21’ st Nemanic, 22’ st Kean.
Note: ammoniti Folorunsho, Mandragora, Vuklisevic.
Spettatori: 13.867.