Anche i tormentoni, passano. Quello di Albert Gudmundsson ha tenuto incollati i tifosi della Fiorentina per lunghe settimane. Addirittura mesi, se si pensa che era un obiettivo di mercato già a gennaio. Stavolta però è tutto vero: l’attaccante islandese sarà un nuovo giocatore dei viola. Arriva dal Genoa per una cifra complessiva di 25 milioni di euro. Otto milioni di prestito oneroso, 17 di riscatto che diventa obbligatorio a determinate condizioni e altri 3.5 milioni di bonus complessivi. Per il giocatore un quinquennale da 2.2 milioni a stagione. L’arrivo di Pinamonti tra le fila rossoblù ha sbloccato una trattativa che da giorni si era arenata ma che attendeva soltanto la scintilla giusta per sbloccare il domino perfetto.
Perché se Gudmundsson è atteso a Firenze già per la giornata di venerdì 16 agosto, per sostenere le visite mediche e firmare il nuovo contratto, altrettanto potrebbe accadere per Nico Gonzalez con la Juventus. L’argentino ha già raggiunto un accordo di massima col club bianco nero e la Fiorentina adesso dovrà rispondere all’offerta da 30 milioni più 5 di bonus presentata dalla Juve nei giorni scorsi.
Nonostante la volontà espressa dal presidente Rocco Commisso di non cedere il giocatore, la sensazione è che presto si definirà anche questa situazione. Dentro Gudmundsson e fuori Gonzalez. Così il tecnico Raffaele Palladino potrà contare, dopo la sfida col Parma in programma sabato 17 (ore 18,30), sull’islandese come nuovo interprete offensivo insieme a Colpani alle spalle di Kean. Un attacco ormai completato, in attesa di alcuni piccoli movimenti.
Gudmundsson rappresenta un rinforzo di qualità, funzionale al 3-4-2-1 di Palladino e a lungo seguito dai viola anche a gennaio. La volontà del giocatore è stata determinante, specie nelle settimane di stallo. Così come potrebbe essere decisiva anche quella di Nico Gonzalez, che dopo tre stagioni in viola è pronto a dare l’addio.
L’anno scorso Gudmundsson, in Islanda, è stato denunciato da una donna per molestie sessuali. Il processo prima archiviato è stato riaperto dopo il ricorso della donna, accolto, e a novembre è previsto l’appello.
