La Fiorentina deve rimontare lo 0-1 di Vienna per eliminare il Rapid e proseguire il suo cammino in Conference League . Non sarà facile, come sottolinea alla vigilia l'allenatore viola Vincenzo Italiano : “Mi riallaccio a quello che ha detto il tecnico del Rapid. Ci metteranno pressione. Aspetto che la partita possa essere quella del secondo tempo dell'andata ma dovrà dipendere da noi. Vogliamo fare gol e non mi aspetto un Rapid che ci potrà aspettare. Dovremo affrontare la partita con la testa, niente follie per cercare di far gol con tutti i giocatori. Questo è quello che ci aspetterà domani. Se saremo bravi prenderemo in mano la gara ma c'è anche un avversario che non è sprovveduto. Vorranno darci pressione, vedremo".
Continua: “Dobbiamo ribaltare la partita, preparare una rimonta e lo scenario sarà diverso da Basilea dell'anno scorso. Dovremo essere bravi e maturi. Sono convinto che gli occhi e la fame dei ragazzi non mancherà, cercheremo di fare tutto il possibile. Abbiamo grandi possibilità di metterli in difficoltà e di fare la partita. Se saremo bravi a creare tanto e ancora più bravi a concretizzarle allora esulteremo noi".
Il mercato non è ancora chiuso: “Il mercato disturba tutte le squadre, non solo la Fiorentina, ma non ne voglio parlare perché è una gara importantissima per la stagione. Mi preoccupa solo la gara, di come si svolgerà, di come dobbiamo approcciarla. In base a come andrà faremo valutazioni. Non penso a cose extra campo, non sarebbe giusto per la squadra e per la società".
I portieri: “È stato giusto mandare in campo Christensen , viste le tante partite ravvicinate. Speriamo di passare il turno in modo di avere la possibilità di coinvolgere tutti. Bisogna dimostrare e fare bene, per tenersi stretto il posto. Il ruolo del portiere è determinante, anche se non è di movimento. Chi è più bravo giocherà di più. La gestione con tante partite sarà diversa". Arthur : “Per essere un giocatore che non aveva giocato quasi mai l'anno scorso sta dando grandi risposte. Volevamo gestirlo e per questo è stato sostituito contro il Lecce. L'importante è non farsi male. Sta giocando bene, ha fatto anche un assist da dentro l'area di rigore. Siamo contenti della sua risposta dal punto di vista fisico. Sotto quello tecnico non avevamo dubbi, sa giocare e si vede. È integro, senza problemi e al 100%".
I difetti della Fiorentina: “Sulla concentrazione stiamo cercando di fare di tutto per non fare arrivare il nostro avversario spesso di fronte al portiere. In tre partite è successo quattro volte e non siamo riusciti a limitare i nostri avversari. Poi conta l'aspetto individuale. Davanti dobbiamo continuare a rifornire gli attaccanti. Abbiamo fatto sei gol, due su palla inattiva. Continuiamo ad avere numeri importanti ma per non avere problemi dal punto di vista dei risultati dobbiamo migliorare ancora un pochino. Continueremo a lavorare dalla mattina alla sera. Far tirare quattro volte in tre partite l'avversario è un grande merito. Il demerito è aver preso altrettanti gol".
Torna Sabiri tra i convocati: “Ha lavorato bene in queste prime settimane. A livello balistico ha un grande piede. Ha avuto un fastidio al ginocchio ma in questo momento sembra che sia risolto. Gli piace giocare da esterno ma è abituato a giocare diversamente. Ha avuto un problema fisico, poi lo sfrutteremo soprattutto sulle palle inattive: qualità che possono determinare. Anche lui avrà il suo spazio e cercheremo di coinvolgerlo. Non si preclude nulla a nessuno: chi spingerà forte giocherà".
Fiorentina rinforzata dal mercato, dicono gli altri: “Dobbiamo pensare a noi stessi. Gli avversari possono dire quello che vogliono ma noi dobbiamo sapere che qualcuno ci affronterà con più attenzione e rispetto. Grazie agli innesti e al lavoro dobbiamo dimostrare in campo di poter migliorare, contro qualsiasi avversario. Dobbiamo sempre controbattere. Nzola, Beltran, Mina, Infantino, Parisi, Sabiri: tutti questi possono dare tanto in questo contesto. Devono essere messi nelle condizioni di rendere. Con queste qualità possiamo rendere la nostra considerazione più grande. C'è chi dice che siamo diventati molto più forti? Dobbiamo dimostrarlo sempre sul campo".