Proverà a raccogliere un trofeo Vincenzo Italiano, che dopo un lungo cammino (e un ottimo bilancio nel biennio per le gare in eliminazione diretta) si appresta a disputare domani la finale di Coppa Italia contro l'Inter, in attesa di contendere al West Ham la Conference League: "Siamo orgogliosi di giocare la finale domani e di essere stati ricevuti dal Presidente della Repubblica. Proveremo a dare filo da torcere a una finalista di Champions League: siamo sereni, i ragazzi in due anni sono cresciuti moltissimo; sono sempre stati disponibili ad ascoltare e concentrati, a Moena il primo anno si sono conosciuti un allenatore e una squadra che l'anno precedente si erano salvati alla penultima giornata. Abbiamo centrato i nostri obiettivi, fare meglio in Coppa Italia e fare strada in Conference".
L'allenatore nato in Germania entra in partita: "L'Inter sa inventare giocate da un momento a un altro, ma noi dobbiamo pensare alla Fiorentina, cercando di mettere loro in difficoltà; serve la Fiorentina di Basilea, una squadra grintosa. La squadra ha percepito l'affetto dei 6 mila di ieri, c'è stato ottimismo, passione, vicinanza; non ho dubbi di formazione, ma su come mettere in difficoltà l'Inter. Le sfide contro di loro hanno dimostrato che ce la possiamo giocare, ma è una finale e quindi una gara che potrebbe sfuggire alle regole. E' importante che chi entra in campo dia il meglio: abbiamo gestito Amrabat, Nico Gonzalez si è riposato. Saponara? Si è fatto barba e capelli, è a disposizione".
Le due finali che ha giocato Vincenzo Italiano si sono disputate sui 180': nel 2019 centrò la Serie B alla guida del Trapani (2-0, 0-0 al Piacenza); un anno dopo si confermò conducendo lo Spezia in Serie A, una storica prima volta suggellata dallo 0-1, 1-0 contro il Frosinone.