Firenze – Tutto in una notte. Quella di stasera contro il Betis Siviglia (ore 21, diretta tv Sky Sport e in chiaro su Tv8) in uno stadio Franchi tutto esaurito in tempi di ristrutturazione (23 mila spettatori) è il vero bivio della stagione della Fiorentina. Da una parte la direttissima per Breslavia, Polonia, sede della finale di Conference League con quasi ogni probabilità contro il fortissimo Chelsea. Dall’altra la fine del percorso e le speranze residue di poter centrare un piazzamento europeo passando dalla classifica e da quel gruppone che lotta affiatato e senza sosta.
La carica dei tifosi della Fiorentina
I tifosi viola hanno fatto sentire tutto il loro supporto, caricando la squadra nella serata di ieri all’esterno dello stadio: in centinaia con fumogeni, cori, applausi. “Spirito guerriero”, lo striscione che simboleggia gli ultras della Curva Fiesole. Ad ascoltare il capitano Ranieri, il tecnico Raffaele Palladino e tutti gli altri giocatori chiamati a ribaltare la sconfitta di misura della gara d’andata. Si può fare? Certo. Ma servirà una gara attenta, intensa, col margine d’errore limato verso lo zero assoluto e con la concretezza affidata a Gudmundsson e Moise Kean nella notte dei desideri.
Palladino: “Abbiamo il fuoco dentro, ma serve crescita tecnica”
“Abbiamo studiato la gara d’andata, il Betis è una squadra forte ma dobbiamo e possiamo fare meglio tecnicamente – dice il tecnico in sala stampa – Abbiamo sbagliato delle cose che solitamente non falliamo. La squadra è carica e sta bene. I nostri tifosi saranno l’arma in più. Dobbiamo subito partire forte, dando una forte impronta alla partita – continua Palladino – Abbiamo un fuoco dentro che però dobbiamo saper gestire. Servirà la giusta maturità per capire i momenti della partita”. Anche perché potrebbe essere più lunga del previsto, oltre i tempi regolamentari. L’impresa dell’Inter insegna: niente è impossibile, anche all’interno di una gara che pare escluderti fino ai minuti di recupero. Dunque, testa e cuore.
Palladino fino al 2027: “Una sorpresa anche per me”
Sarebbe la terza finale di Conference consecutiva per la Fiorentina e il suo presidente Rocco Commisso che alla viglia, a sorpresa, ha ufficializzato l’estensione del contratto di Palladino fino a giugno 2027. Un’opzione che era possibile ma che certo ha un po’ sorpreso per il tempismo scelto. Anche lo stesso tecnico ne è rimasto piacevolmente stupito: “E’ stata una sorpresa anche per me – ammette Palladino dalla sala stampa del Viola Park – Me lo ha comunicato il presidente. È un orgoglio, un attestato di fiducia per me. La squadra è cresciuta e questo mi ha fatto molto piacere. Abbiamo iniziato un percorso a luglio che vogliamo finire bene, poi ripartiremo più forti di prima.Ringrazio i direttori Ferrari, Pradè e Goretti perché abbiamo fatto un grande percorso insieme: abbiamo una responsabilità in più che ci stimola a portare la Fiorentina il più in alto possibile. Mi stimola sicuramente a fare sempre meglio, non è che mi lascia tranquillo”. Il messaggio è chiaro.
Dodo in campo dal 1’
Pensando al campo, pochi dubbi per il tecnico che non recupera Cataldi ma che può contare sul rientro in gruppo di Dodo operato una decina di giorni fa d’urgenza per appendicite. Il brasiliano ha saltato la gara d’andata e anche la trasferta all’Olimpico contro la Roma ma stasera ci sarà. Nel 3-5-2 dunque spazio a De Gea tra i pali con la difesa composta da Pongracic, Comuzzo e Ranieri. A centrocampo sarà Adli a prendere il posto di Cataldi con Mandragora e Fagioli ai suoi fianchi. Sugli esterni Dodo a destra e Gosens a sinistra mentre in attacco Gudmundsson a supporto di Moise Kean al quale i viola chiederanno la serata migliore per poter continuare a sognare e così allungare la stagione fino al 28 maggio quando si svolgerà la finale di Conference.