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Firenze si regala Dzeko: da De Bruyne a Modric, è la rivincita degli over 30

L’Italia del calcio non è un paese per giovani

Non è un Paese per giovani, almeno nel pallone. La serie A che cambia faccia mostra un lato di sé nuovo, la caccia alle stelle in là con gli anni. Una tendenza forse inevitabile: chi cerca giocatori in grado di essere subito determinanti ad alti livelli, può pescare solo dal mazzo dei «vecchi». Gli altri, i ragazzi, costano troppo. Il Real Madrid, ad esempio, ha appena preso il 17enne Mastantuono per 63 milioni. Il Liverpool, invece, ne ha spesi 150 per Wirtz. In A può ancora arrivare il talento sconosciuto ai più (Kvaratskhelia), o quello discreto che mostra margini di miglioramento (Javi Guerra, centrocampista 22enne che piace al Milan). Altrimenti ci si affida agli ultra trentenni.

La riscossa degli over 30

L’ultimo in ordine di apparizione è Edin Dzeko, promesso sposo della Fiorentina: il bosniaco, che va per i 40, lascerà il Fenerbahçe e tornerà in Italia firmando con i viola un contratto annuale con opzione per un’ulteriore stagione e stipendio da 1,5 milioni. Percorso simile vorrebbe fare il 35enne Immobile, pronto a salutare il Besiktas e alla ricerca di una squadra in Italia. A guidare la fila dei campioni non più di primo pelo è però De Bruyne, uno dei colpi più importanti degli ultimi tempi. Il belga è un fuoriclasse senza età, ma certo il suo sbarco al Napoli è legato anche alla carta d’identità.

Discorso simile, anzi più marcato, per l’altro acquisto ad effetto dell’estate: Modric aveva sfiorato il campionato italiano nel 2018, lo voleva l’Inter, ci arriva adesso che ha 39 anni, il 9 settembre saranno 40. Il Milan lo ha preso per le sue qualità, intatte, ma soprattutto per portare leadership e personalità a una squadra che ha dimostrato di averne bisogno. Per questo Allegri e Tare per il centrocampo del Diavolo che verrà hanno messo nel mirino anche Xhaka e Rabiot, altri due over 30. Chi invece i vecchietti terribili li ha già, come la Lazio, se li tiene stretti: siglati i rinnovi annuali con Pedro e Vecino, che vanno rispettivamente per i 38 e i 34 anni. No, non è un Paese per giovani.

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