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Florenzi racconta Alberto De Rossi: “Non contava i trofei, ma i ragazzi arrivati in prima squadra”

La crescita prima dei risultati: il pensiero di Florenzi

Nel vivace confronto andato in scena su Sky Sport sul tema della formazione dei giovani calciatori e del ruolo dei settori giovanili, anche Alessandro Florenzi ha voluto dire la sua, partendo da una riflessione di Beppe Bergomi. L’ex esterno del Milan e della Roma ha sottolineato come il vero obiettivo delle giovanili non debba essere la vittoria a tutti i costi, ma la crescita dei ragazzi e la loro capacità di arrivare al calcio dei grandi.

Dopo le parole critiche, da parte di Del Piero, sulle modalità di scelta dei giovani nei vivai, Florenzi ha ricordato con affetto e riconoscenza il suo percorso nel vivaio giallorosso e il modello rappresentato da Alberto De Rossi. Il tecnico ha allenato per oltre vent’anni le giovanili della Roma, mettendo sempre al centro la formazione dei giocatori più che la conquista dei trofei. Di seguito le parole di Florenzi.

Florenzi e l’esempio Alberto De Rossi

“Alberto De Rossi ragionava sempre così. Ha fatto settore giovanile per oltre vent’anni, ha avuto la possibilità di salire (in prima squadra, ndr) quando sono stati esonerati degli allenatori e lui sceglieva di non farlo. Forse anche per amore di Daniele, ma anche per una sua filosofia. A fine anno – diceva – non conto i titoli, ma quanti giocatori vanno di là. Si riferiva al campo dove si allenava la prima squadra, che si allenava accanto a noi. ‘Io sarò contento, io avrò vinto, quando vedrò alcuni di voi allenarsi con loro. Non mi interessa se perdo la partita’. E lo ha fatto per vent’anni”.

L’analisi sui settori giovanili

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